Spid gratis: Cuasso al Monte tra i primi 100 comuni in Italia a fornire il servizio

CUASSO AL MONTE – Dal prossimo 7 febbraio sarà attivo presso l’Ufficio Anagrafe del comune di Cuasso al Monte lo sportello per l’identificazione digitale. Il servizio gratuito per l’ottenimento dello Spid rappresenta un’innovazione digitale importante per il piccolo centro della Valceresio, che rientra così tra i primi 100 comuni in Italia a fornire il servizio.

Che cos’è lo Spid

Lo Spid è nient’altro che un “passepartout” digitale unico, per ottenere online i servizi erogati dalla Pubblica Amministrazione senza fare la coda agli sportelli, dai certificati dell’Inps al pagamento del bollo auto, di una multa o delle tasse dell’università. Ma anche la richiesta di una prestazione sanitaria e la consultazione del Cud o del modello 730 precompilato sul sito dell’Agenzia delle Entrate. È l’identità digitale, più propriamente detta Spid (Sistema pubblico di identità digitale) la chiave di accesso via internet ai servizi erogati da Inps, Inail, Agenzia delle Entrate, Regioni e Comuni. Il tutto con un codice unico che entro l’anno sarà obbligatorio per tutti gli enti pubblici. Ciò permette non solo di dire addio alle tante e diverse credenziali e password necessarie per usufruire di servizi online, ma anche di eliminare inutili code agli sportelli e risparmiare tempo e denaro.

A Cuasso il servizio è gratis

Lo Spid si ottiene in pochi passaggi. Il primo passo è il riconoscimento della propria identità, che ora è possibile ottenere presso l’Ufficio Anagrafe del Comune di Cuasso al Monte. Da lunedì prossimo 7 febbraio, infatti, il servizio di autentificazione per lo Spid si potrà richiedere al Comune, previo appuntamento. Si tratta di un servizio gratuito, che l’Amministrazione ha inteso attivare presso il proprio sportello demografico per agevolare cittadini e utenti. Per attivare lo Spid è necessario avere compiuto 18 anni e far riconoscere la propria identità, online o in presenza, presso un soggetto autorizzato. Quindi basterà solo completare la richiesta di attivazione dello Spid da casa, collegandosi al portale di uno dei gestori d’identità.

Sportello in Municipio

Da lunedì 7 febbraio il Comune di Cuasso al Monte diventa Rao, ovvero Registration Authority Officer, e offre al cittadino la possibilità di far riconoscere la propria identità presso l’Ufficio Anagrafe, su appuntamento (al numero 0332 939001 int. 1-3 dal lunedì al sabato dalle ore 9 alle 11.30). All’Ufficio Anagrafe del Comune, il cittadino deve presentare la tessera sanitaria, un documento di identità valido (carta di identità, passaporto, patente) e fornire il numero di cellulare personale e un indirizzo e-mail personale. L’operatore incaricato verificherà l’identità del cittadino e, dopo la compilazione online della richiesta, consegnerà la prima parte del codice di attivazione dello Spid. La seconda parte sarà inviata all’indirizzo mail, insieme alle istruzioni per completare il pacchetto di attivazione.

Cuasso al passo coi tempi

«Un nuovo servizio per i cittadini, veloce, sicuro e soprattutto gratuito – commenta il sindaco Loredana Bonora – proseguiamo nella direzione di semplificare e erogare servizi sempre migliori, utilizzando la tecnologia e la disponibilità e la professionalità dei collaboratori del nostro Comune. Lo Spid è davvero uno strumento utile, tanto più in questo periodo di pandemia in cui ci siamo abituati a fare più cose possibili da casa. Ancora una volta Cuasso al Monte conferma la sua capacità di essere smart e anticipare i tempi».

«Siamo tra i primi cento comuni italiani ad erogare gratuitamente questo servizio – aggiunge l’assessore ai Servizi ai cittadini Silvia Rivelli – un’opportunità in più per i cuassesi, che in pochi minuti potranno effettuare il primo passaggio necessario per l’identificazione digitale. Ricordo infatti che allo sportello viene effettuata solo la prima parte della procedura, che si completerà a casa sul proprio pc o tablet. Entro l’anno lo Spid sarà obbligatorio per tutti gli enti locali, i cittadini hanno tutto il tempo per adeguarsi alle nuove disposizioni».