Sport per venti bambini di Varese con una donazione dell’Università dell’Insubria

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VARESE – Un corso di arrampicata sportiva indoor sarà offerto gratuitamente a venti bambini tra gli 8 e gli 11 anni. È il risultato dell’attività benefica che ha visto protagonista l’Università dell’Insubria, che ha donato 2000 euro alla Casa del giocattolo solidale di Varese (nella foto sopra il momento della consegna), a conclusione della seconda campagna benefica di Natale che ha visto distribuire 200 palline con il logo del 25esimo anniversario dell’ateneo. 

La consegna

I fondi raccolti sono stati consegnati al presidente della Casa del giocattolo solidale Ivan Papaleo, per offrire ai bambini del centro, le cui famiglie vivono situazioni di criticità o di grave difficoltà economica e sociale, l’opportunità di fare sport come momento di aggregazione, inclusione sociale e integrazione multiculturale. La donazione è stata effettuata dal rettore Angelo Tagliabue e da tutta la comunità accademica in collaborazione con il progetto “Amici di Into the Whites”, un gruppo nato per ricordare Alessandro Bianchi, ex dipendente dell’ateneo e volontario del Soccorso alpino scomparso nel 2019, appassionato di sport e montagna. Proprio per questo il progetto che la Casa del giocattolo solidale finanzierà con i fondi dell’Insubria è un corso di arrampicata sportiva, al via a febbraio. Presenti alla cerimonia di consegna il rettore Angelo Tagliabue, il direttore generale Marco Cavallotti, Ivan Papaleo della Casa del giocattolo solidale, gli Amici di Into the Whites Federico Raos, Giorgia Bruni e Adriano Martinoli, Pietro Toniato del Soccorso Alpino, Marco Anontetti e Filippo Carcano della Società Varesina di ginnastica e scherma.

Le attività

«La Casa del giocattolo solidale di Varese – ha spiegato Ivan Papaleo – è nata nel 2020 per portare giocattoli e materiale scolastico a bambini in difficoltà, grazie all’azione di un gruppo di volontari che negli anni è cresciuto. Al nostro centro, che ha sede in uno stabile del Comune di Varese sottratto alla criminalità ed è diventato una giocoteca sociale, afferiscono circa 300 bambini e adolescenti segnalati dagli assistenti sociali. Tra le attività: assistenza compiti, teatro, una squadra di mini-basket e un campo estivo gratuito».«L’arrampicata è una disciplina che costringe a non barare con se stessi – ha detto Marco Antonetti della Varesina – i ragazzi sono attratti da questa attività e, attraverso il gioco, imparano a progredire verso l’alto». È stato il professor Adriano Martinoli a ricordare la figura di Bianchi: «Alessandro era il punto di contatto tra mondi diversi, appassionato di animali e di montagna, sapeva creare punti di aggregazione tra le persone nel nostro ateneo, come dimostra il gruppo di amici che è nato per ricordarlo, e in tutti i luoghi che amava frequentare». 

Sport ed educazione

«L’iniziativa – ha commentato il direttore generale Marco Cavallotti – mette in luce quale sia la forza delle persone che si danno da fare su questi temi: è un grande lavoro. È giusto che l’ateneo sia vicino sempre di più al mondo esterno». L’intervento finale del rettore Angelo Tagliabue: «La casa del giocattolo solidale sta investendo sul futuro di giovani di famiglie in difficoltà, a cui viene data una opportunità attraverso lo sport. L’esperienza educativa proposta con lo sport è quasi superiore a quella dell’istruzione, perché attraverso il gioco viene proposta una disciplina, un metodo, che poi può essere utilizzato in ogni momento della vita».

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