Stanchi di votare il meno peggio

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di Luigi Patrini

Dopodomani si vota! Lo so che non è vero: manca ancora qualche mese, ma questo tempo passerà in un baleno e noi cattolici saremo ancora qui a chiederci per chi votare, perché francamente siamo un po’ stanchi di votare il meno peggio, anche perché non riusciamo a capire quanto sia davvero meno peggio chi oggi sembra ancora essere il meno peggio.

Da tempo sostengo che Destra e Sinistra non esistono più: il C-Dx è stato sfasciato dall’ondivago Salvini e da Giorgia, garbata e gentile erede di una Destra non meno populista e nazionalista di quanto lo sia la Lega del “capitano”; “popolare” non era neppure la Lega di Bossi, ma quella almeno aveva qualcosa di “popolano”! Berlusconi ci ha messo anche del suo: non ha saputo prepararsi una adeguata successione e non ha favorito il formarsi di una classe politica di livello (qualcuno ricorda ancora Alfano?), forse perché non ha avuto il buon senso (e il buon gusto, visto la figura che ci ha fatto fare con la nipote di Mubarak) di farsi da parte in un partito che, sotto il profilo della formalità democratica, ha qualche lacuna: non ha mai fatto un Congresso nazionale per la nomina delle cariche interne!

Nel C-Sn l’abilità dell’antico democristiano Letta lo ha portato a far dimenticare gli errori di una Sinistra storica che, al di là dei successi elettorali legati al bipolarismo USA-URSS che le aveva consentito di avere il maggior Partito Comunista dell’Europa democratica, non ha mai avuto la correttezza di riconoscere i propri errori storici (la Sn. tedesca lo ha fatto a Bad Godesberg nel 1959, accettando l’economia di mercato e mettendo in soffitta Karl Marx!) e si è rapidamente trasformata in un’area politica che si caratterizza per la difesa dei cosiddetti Diritti individuali, più che per la difesa dei lavoratori e delle classi diseredate, alleandosi con il grande partito creato da un comico che sta ora sciogliendosi come i nostri ghiacciai. A proposito: mi piacerebbe sapere cosa pensano dei 5Stelle i milioni di elettori che li hanno fatti essere quel primo partito della Legislatura che ora si sta smembrando tra chi sta al Governo e chi vorrebbe andare all’opposizione ma non osa farlo, e vuole però segni di “discontinuità” a giorni alterni, sotto la guida di un avvocato del popolo che non ha mai partecipato ad alcun torneo elettorale pur essendo rimasto seduto a Palazzo Chigi per quasi mille giorni!

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Luigi Patrini

Il Centro è svanito: Berlusconi, che detiene il record di guida degli Esecutivi, ora rivendica: “Il Centro c’è già: sono io con il mio partito”: è penoso sentire l’anziano leader rivendicare uno spazio che non ha saputo gestire in modo adeguato al bene della nazione. Adesso il Centro si sta affollando, ma il mio amico Buttiglione diceva bene che, geometricamente, il centro è solo un punto: non diventerà mai un segmento! Lo diceva più di 20 anni fa ed oggi è vero ancor di più, perché ormai Destra e Sinistra si stanno destrutturando sempre più, anche se i vari leader, più interessati alla sopravvivenza loro e dei loro partiti che capaci di vedere la realtà, continuano a parlare di “centridestra” e di “campilarghi”. Quel che resta delle aree di C-Dx e di C-Sn sono gli avanzi di costruzioni ormai defunte, che sopravvivono nella testa di persone che vogliono solo rallentare la fine di equilibri politici ormai superati.

Commentando le recenti dichiarazioni dell’ex-Cavaliere, Calenda dichiara deciso: “Si tenga il suo centro, noi ci teniamo il polo del buon governo”. La discussione sul centro non appassiona nessuno e non serve all’Italia. Peraltro un centro che sia un “fritto misto” non ha senso. “Il vero problema del nostro Paese – secondo Calenda – è che non si riesce a fare nulla, dal termovalorizzatore alla manutenzione della rete idrica all’implementazione dei provvedimenti. Quindi quello che serve è una cultura intrisa di capacità amministrativa con un’ispirazione liberal-democratica che chiuda questa stagione del bipopulismo”. Mah! Vedremo come va a finire, perché di un liberalismo radical-chic, che rischia di ridurre la libertà al liberalismo e/o al libertinismo c’è poco da fidarsi!

In una situazione tanto grottesca non si vede proprio quale via d’uscita possa esserci per la politica italiana. Berlusconi non sembra in grado di riorganizzare il C-Dx frenando Salvini, proprio come Letta fatica a dare credibilità al suo progetto di campolargo, se immagina che il filoputiniano Conte possa collaborare a creare una attrattiva liberal-riformista credibile per i nostri partner europei.

Meno male che Draghi non ama traccheggiare e, con la sua fermezza-gentile non priva di sottili vene ironiche, riesce a tenere la barra dritta, sostenuto e spalleggiato da un Mattarella sempre più provvidenzialmente riconfermato nella sua carica di Capo dello Stato. Nella conferenza stampa di ieri, martedì 12, Draghi appariva forse un po’ stanco (deve averne proprio piene le tasche dei partiti che lo “sostengono”!), ma non certo demotivato o rinunciatario. Non può certo ridere apertamente della minaccia di Conte di votare contro il Governo, ma sa benissimo che, se il M5s gli votasse contro, il buon Giuseppi si condannerebbe al suicidio politico assistito! Super Mario ha capito bene che i fatti contano più delle pressioni dei partiti: lui agisce, i politici chiacchierano. E hanno il vizio di cambiare opinione appena fiutano odore di possibile scottatura. I 5Stelle escono dalla maggioranza? Il Governo sopravviverà lo stesso, ma i 5Stelle andranno a casa. E anche Di Maio con loro, perché che credibilità dare a chi andava a cercare i Gilet Gialli e poi vuole imitare Macron in Italia?

Avete visto la foto di Draghi che saluta Landini pugno contro pugno (come si usa in tempo di covid)? Quella foto è una garanzia per uno come Draghi; una garanzia come il suo muoversi in piena sintonia con Mattarella. Vale più del consenso di Conte!

Dunque, tornando al tema d’apertura: per chi voteremo noi cattolici? Di chi potremo fidarci? Di chi dice, come Letta, ognuno deve poter fare quel che vuole, o di chi sventola il rosario e poi fa anche lui quel che gli pare e piace? Difficile scelta, ahinoi!

Non ci resta che pregare. Pensare, osservare, meditare, riflettere e …pregare. Chi ha fatto il mondo tanto bello ed ha constatato che era anche “molto buono”, Lui ci aiuti davvero a fare scelte giuste, impegnandoci di più a testimoniare quanto è bello agire davvero per il bene comune! Ci dia politici capaci, onesti e rispettosi della persona umana, consapevoli della necessità di essere esemplari! Che siano capaci di coniugare il rispetto della persona con la sussidiarietà e la solidarietà. E a noi elettori dia la capacità di saperli riconoscere!

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