Summer Festival, il Comune di Gallarate vince al tribunale di Sofia

Summer Festival Comune Gallarate

GALLARATE – Il tribunale bulgaro ha respinto l’appello della compagnia assicurativa Nadejda  Insurance. E’ a una svolta la battaglia legale sull’asse Gallarate-Sofia per recuperare gli 87.500 euro di mancato introito per il Comune di Gallarate causato dal fallimento del Summer Festival, manifestazione flop realizzata da un pool di privati nel 2017 alla zona industriale di Sciaré e chiusa con due mesi di anticipo.

Il verdetto del tribunale bulgaro

A informare Palazzo Borghi è Emiliya Parvanova, avvocato bulgaro che già da un anno sta rappresentando il Comune a Sofia per l’escussione della fidejussione garantita dalla Nadejda Insurance, una ben poco attendibile società del luogo a cui si affidarono due anni fa gli organizzatori del Summer Festival. Il tribunale ha accettato le prove presentate dal Comune – tra cui anche la polizza assicurativa e il contratto – e si è pronunciato respingendo la tesi della difesa che puntava sulla mancata conoscenza della lingua italiana da parte della compagnia assicurativa. I contratti, infatti, erano sì scritti in italiano, ma è una lingua che Nadejda Insurance era tenuta a conoscere avendo una base anche in Italia.

La fidejussione bulgara

E’ ancora troppo presto per dire che gli 87.500 euro di mancato introito entreranno a breve nelle casse comunali. Ma nonostante lo scetticismo delle opposizioni che a cadenza regolare sollecitavano l’amministrazione sulla fidejussione bulgara («Ci vorranno otto mandati per sperare forse di vedere questi soldi», disse Carmelo Lauricella del Pd lo scorso luglio in consiglio comunale), forse il Comune potrebbe essere vicino a chiudere i conti con il passato e lasciarsi finalmente alle spalle il Summer Festival.

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