Tariffa puntuale sui rifiuti, a Legnano 200 multe in 6 mesi. Ed è rissa verbale in aula

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LEGNANO – Finisce con l’abbandono dell’aula di consiglieri di maggioranza (nella foto), membri della giunta e alcuni consiglieri di minoranza il consiglio comunale di venerdì 1° settembre a Legnano, dopo una rissa verbale tra i consiglieri Simone Bosetti (Insieme per Legnano) e Daniela Laffusa (Lega), con quest’ultima che ha accusato pubblicamente il padre del primo (sic) di non rispettare le nuove direttive sulla tariffa puntuale in merito al conferimento dei rifiuti. Mancato il numero legale, come da regolamento il presidente dell’aula, Umberto Silvestri, ha atteso un quarto d’ora prima di constatare l’impossibilità di riprendere i lavori per l’assenza di quasi tutti i consiglieri.

Interrogazione e mozione della Lega

La questione della tariffa puntuale appena introdotta era oggetto di una interrogazione e di una mozione della Lega Salvini Premier: quest’ultima è stata rinviata dopo l’uscita dall’aula di sindaco, assessori e consiglieri, mentre alla prima ha risposto il comandante della Polizia locale, Daniele Ruggeri, rendendo noto che da inizio anno (ma di fatto solo da marzo) sono 194 le sanzioni totali da 134,35 euro ciascuna comminate ai cittadini legnanesi per violazioni alle nuove regole; 133 riguardano la mancata differenziazione dei rifiuti. Ruggeri ha precisato che non viene sanzionato l’uso di sacchetti non conformi, cioè privi del tag.

Nella mozione, la Lega chiedeva un’ulteriore spiegazione ai cittadini sulle nuove disposizioni e sanzioni simboliche, anziché la multa da 134,35 euro che, parola della consigliera Laffusa, «mette in difficoltà molti cittadini, soprattutto quelli in precarie condizioni economiche».

Legnarello al bivio tra rilancio e declino

Sono tre le direttrici seguite dall’amministrazione comunale per rilanciare i quartieri di Olmina e Legnarello (sopra, piazza Santissimo Redentore) nell’Oltresempione. Lo ha precisato il sindaco Lorenzo Radice in risposta a una interrogazione di Fratelli d’Italia che chiedeva di «relazionare dettagliatamente su quali misure saranno messe in atto nel breve e nel medio periodo, al fine di restituire vivacità e attrattività a queste zone di Legnano». Il sindaco ha precisato che l’amministrazione intende valorizzare luoghi di aggregazione sociale e che contribuiscono alla qualità della vita; valorizzare le reti del commercio; investire nelle infrastrutture legate alla mobilità.

Radice: «Puntiamo su scuole, parchi, mobilità e commercio»

Nel primo punto rientrano le scuole («vedi la riapertura della Cantù, dove quest’anno oltre al Centro di formazione per adulti entrerà anche la Ualz, e gli investimenti nella Tosi e nella Manzoni con, fra l’altro, la nuova palestra»), i giardini pubblici («vedi le attrezzature per calisthenics e il distributore di sacchetti per la tariffa puntuale nei giardini di piazza Monte Grappa, in attesa di una casetta dell’acqua») e il Bosco Ronchi, dove il Comune ha appena acquisito un terreno per dare continuità al parco.

Sul rilancio delle attività commerciali nella zona, Radice ha prima ricordato la pista ciclabile pensata in via Volta e poi spostata in via Foscolo, la disponibilità gratuita per un’ora del parcheggio dell’area Cantoni e l’estensione anche a quest’area del Duc-Distretto urbano del commercio. E ha poi annunciato due prossime iniziative: incentivi al commercio di vicinato nei contesti delle case di corte, che saranno inseriti nel nuovo Pgt; e un bando per una nuova attività nell’edicola di piazza Monte Grappa, recentemente chiusa e simbolo del venir meno di servizi e vivacità nel quartiere.

Infine, la maggioranza arancione sta «spingendo» su novità viabilistiche in numerose strade «a vantaggio di tutte le categorie».

Carvelli: «Rischio desertificazione»

Tuttavia il consigliere di Fdi Stefano Carvelli, primo firmatario dell’interrogazione, si è detto non soddisfatto della risposta del sindaco in questi termini: «Tutto bene, ma i problemi sono ancora molti in un’area molto vasta dove è in corso una desertificazione dei servizi che rischia di farne un quartiere dormitorio. Ci sono poche rivendite alimentari – ha elencato Carvelli – mentre i bancomat presto saranno ridotti a uno, trasporti pubblici carenti, problemi di sicurezza legati in particolare a furti in case, cantine e garage, manca la videosorveglianza nonostante episodi di spaccio, atti vandalici alle auto in sosta e la presenza di persone poco raccomandabili ad esempio in piazza Montegrappa. Anche gli interventi sulla viabilità lasciano a desiderare, dall’eliminazione della rotonda tra via Resegone e via Filzi al nuovo senso unico in via Leone da Perego».

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