Sociale di Busto per bambini: “Aspettando la primavera” e “Bubu settetete”

teatro sociale bambini

BUSTO ARSIZIO – “Aspettando la primavera” e “Bubu settetete”. Sono queste le iniziative che il Teatro Sociale di Busto Arsizio proporrà domenica 10 febbraio per i più piccoli. Il primo appuntamento, che avrà inizio alle 11, è uno spettacolo interattivo di “TeatroLand”, progetto di Jci per famiglie con bambini da zero a cinque anni. Il secondo, che andrà scena dalle 16.30, proporrà storie originali e antichi racconti per vincere la paura con una risata.

La casa di Mariagiorgia

«La casa di Mariagiorgia è piena di storie e leggende perché la nonna mette in ogni angolo della casa una piccola sorpresa da scoprire. Un cane lupo, uno gnomo un po’ buffo, una caramella alla cannella, un diario colorato e una borsa trucca bimbi dove la magia diventa un’avventura per grandi e piccini». “Aspettando la primavera” è il penultimo appuntamento del cartellone invernale per famiglie con bambini da zero a cinque anni (con sorelline e fratellini maggiori) promosso dalla sezione provinciale di Varese di Jci (Junior Chamber International), con il patrocinio della Fondazione Comunitaria del Varesotto e in collaborazione con il “Delia Cajelli”. Lo spettacolo interattivo a cura del “Progetto Zattera”, realtà esperta nell’animazione dei bambini, si svolgerà nel foyer della struttura di piazza Plebiscito a partire dalle 11. Verso le 12 si darà il via al brunch domenicale nell’attiguo bistrot, dove i genitori potranno rilassarsi, mentre proseguirà il divertimento per i bebè.
Il calendario si concluderà domenica 3 marzo con “Il Carnevale dei burattini”, a cui i bimbi potranno partecipare in maschera.

Due strani individui

In “Bubu Settete”, spettacolo per bambini dai tre anni in su, si parlerà delle cose che spaventano di più: «Chi ha paura del lupo cattivo, chi ha paura del buio, chi ha paura della maestra, chi ha paura dell’uomo nero, chi ha paura della strega malefica, chi ha paura dei ragni, chi ha paura di volare, chi ha paura di star solo, chi ha paura di essere abbandonato…Quanti sono disposti a confessare le proprie paure? Pochi, quasi nessuno. Tutti abbiamo paura, ma non dobbiamo aver paura di ammetterlo».
A volte basta una risata. È proprio questo il percorso che faranno due strani individui: il professor Aristide Menelao Fanfulla da Lodi, studioso di paura, e il suo aiutante Miro Vladimiro, timoroso quanto basta a scatenare processi di identificazione nei bambini. I due esperti hanno la pretesa di liberare chiunque da qualsiasi paura, e lo faranno tramite la narrazione di storie originali e racconti che si perdono all’alba dei tempi fino all’epilogo finale, dove il buon Vladimiro supererà definitivamente le sue paure e quelle del pubblico.

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