Truffa dei buoni postali. Smascherata un’impiegata infedele a Castellanza

Truffa buoni postali castellanza

CASTELLANZAPeculato e autoriciclaggio. Sono le ipotesi di reato contestate dai carabinieri della stazione di Castellanza a una impiegata di un ufficio postale della città. La donna, 50enne di origini pugliesi da anni impiegata in quell’ufficio e residente nella Basso Varesotto, durante la propria attività di servizio si sarebbe impossessata di alcune somme di denaro di una coppia di anziani di Castellanza.

La denuncia degli anziani

Una 80enne, infatti, rivoltasi ai Carabinieri verso la metà di ottobre, aveva denunciato che al momento di ritirare alcuni buoni postali versati sul proprio conto corrente si era accorta di un’anomalia: a fronte della ricevuta che veniva fatta firmare di dieci buoni postali, effettivamente nella disponibilità dei legittimi proprietari ce n’erano solamente nove. Gli stessi carabinieri, colpiti dalla scaltrezza e dalla lucidità dell’anziana, assolutamente certa di aver ritirato un buono postale in meno di quelli effettivamente spettanti, hanno cominciato a svolgere alcuni accertamenti sul conto dell’impiegata, anche mediante specifiche deleghe della procura della Repubblica di Busto Arsizio.

Le indagini

Gli accertamenti hanno consentito in effetti di appurare che l’impiegata aveva versato sul conto corrente del figlio convivente – acceso nel medesimo ufficio postale – il valore corrispettivo del buono sottratto agli anziani, per un valore circa di 1500 euro. L’impiegata, in via precauzionale e in attesa delle determinazioni dell’autorità giudiziaria, è stata trasferita in un altro ufficio postale.

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