Un “corvo” aleggia sul Pgt di Legnano. E il sindaco sporge denuncia per diffamazione

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LEGNANO – Già a Palazzo Malinverni, ad ogni consiglio comunale, se ne vedono di tutti i colori. Ora spunta anche un “corvo” che aleggia sul Pgt di Legnano. Produce «affermazioni false, diffamanti e calunniose» nei confronti dell’amministrazione comunale, al punto che il sindaco è stato autorizzato dalla giunta a presentare denuncia alla Procura. Giunta che richiama in proposito il «clima intimidatorio» già denunciato dall’amministrazione, e che le è valso i fondi ricevuti dal ministero dell’Interno nell’ambito del “progetti di promozione della cultura della legalità e ristoro danni ad amministratori locali minacciati”.

Lettera firmata da prestanome, morto subito dopo

La vicenda è stata pubblicata nei giorni scorsi sull’albo pretorio del Comune, ma è stata portata all’attenzione dell’opinione pubblica solo nella seduta del consiglio comunale di questa sera, martedì 12 marzo. Lo scorso 12 gennaio la Prefettura di Milano ha inoltrato all’amministrazione Radice una segnalazione su “Illeciti di rilevanza amministrativa e penale in merito all’adozione del Pgt” pervenuta dalla Direzione centrale per le Autonomie del Viminale. Si tratta di una lettera contenente, come si legge nella delibera di giunta del 28 febbraio, «affermazioni diffamanti e calunniose nei confronti dell’amministrazione comunale, della posizione di vertice amministrativo dell’amministrazione nonché nei confronti di alcuni dirigenti».

La missiva in oggetto risulta sottoscritta in data 6 dicembre 2023 da un tale “A. B.”, residente a Legnano e al momento della firma 97enne; lo stesso risulta deceduto il 10 dicembre, cioè quattro giorni dopo averla firmata. Tutto fa pensare che si tratti di un prestanome involontario, anche perché la firma in calce alla missiva, si legge ancora nella delibera, «appare palesemente difforme da quella del defunto, come depositata presso l’anagrafe di Legnano in sede di rilascio della carta d’identità dello stesso». Di fatto, l’autore risulta ad oggi sconosciuto ed è per questo che la denuncia del sindaco, che si è affidato a un legale esterno alla macchina comunale, è contro ignoti. La querela è stata presentata alla Procura presso il Tribunale di Busto Arsizio per i reati di notizie diffamatorie e sostituzione di persona.

«Preoccupano tempi e riferimenti ad atti riservati»

Dalla lettera del sedicente A. B. emergono altri elementi inquietanti. Come il fatto che «la missiva risulta fare riferimento ad atti e documenti del Comune non disponibili al pubblico o non ancora pubblicati all’albo pretorio alla data di redazione della missiva: ad esempio la delibera di approvazione della variante al Pgt e i verbali delle conferenze dei capigruppo; e che va da sé che il defunto B. non risulta aver effettuato alcun accesso agli atti, né essere titolato alla conoscenza dei verbali da lui citati». Ancora, «il tempismo nella redazione della missiva, proprio per il fatto che la delibera consiliare di adozione della variante al Pgt, uno degli argomenti oggetto della missiva, è stata adottata nelle prime ore del mattino del giorno 6 dicembre 2023» cioè quello in cui è stata scritta la lettera girata al Comune dalla Prefettura.

Sì del Consiglio alle misure anti smog

Al termine del consiglio comunale, aggiornato a martedì 19 marzo, è stata approvata all’unanimità la mozione presentata da Federico Amadei (gruppo misto) ed elaborata con Osservatorio Civico contenente una serie di rimedi contro l’inquinamento dell’aria in città. Nel testo emendato dopo il dibattito e il confronto in Aula, si propone di “tenere in considerazione la possibilità di concedere ai legnanesi l’utilizzo gratuito dei bus del servizio cittadino urbano e la eventuale gratuità dei parcheggi blu a pagamento in tutta la città per i mezzi privati meno inquinanti (auto elettriche ed ibride); promuovere l’integrazione anche dal punto di vista tariffario dei servizi urbani di tutti i comuni dell’Alto Milanese, puntando in particolare al collegamento di Legnano con le stazioni Fnm di Castellanza e di Rescaldina; avviare le interlocuzioni con Regione Lombardia per l’aumento del livello di servizio offerto da Trenord alla fermata di Legnano, ormai limitato ai soli convogli locali S5 (Varese-Treviglio) e RE5 (Milano PG-Porto Ceresio) al fine di ottenere la fermata a Legnano anche dei convogli RE4 e R23 (Milano C.le-Domodossola) che già fermano nella vicina Busto Arsizio; intavolare con l’Agenzia del Tal un confronto costruttivo affinché non si arrivi ad una soppressione della linea di autobus Z602 con capolinea a Milano Cadorna, senza che siano implementate serie e credibili alternative, in assenza delle quali il Comune di Legnano, di concerto con gli altri comuni interessati, intraprenderà ogni azione atta a contrastare suddetta intenzione; promuovere e sostenere nel tempo iniziative di sensibilizzazione sull’uso corretto dei mezzi pubblici e privati, incentivando una mobilità responsabile in città; e di accompagnare le attività di controllo degli impianti di riscaldamento privati con campagne informative coinvolgendo le istituzioni e autorità competenti”.

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