Un passeggero si rifiuta di indossare la FFP2: 45 minuti di ritardo sul Cagliari-Malpensa

MALPENSA – Si è rifiutato categoricamente di indossare la mascherina FFP2 fino a quando non sono arrivati gli agenti della Polaria a ricordargli che è un obbligo di legge. La “ribellione” di un passeggero ha causato un ritardo di 45 minuti nel decollo del volo easyJet Cagliari-Malpensa delle 18.00 di ieri sera, domenica 3 aprile.

La scena sull’aereo

Un altro dei tanti episodi di intemperanza che si susseguono sugli aerei in questo periodo. Stavolta è toccato ai passeggeri del Cagliari-Malpensa di easyJet, molti dei quali di ritorno da un weekend in Sardegna, che hanno dovuto aspettare tre quarti d’ora sull’aereo fermo in pista allo scalo di Elmas prima di poter decollare verso il continente. Tutto perché un passeggero delle prime file si rifiutava categoricamente di indossare la mascherina FFP2, prescritta dalla legge sugli aerei, nonostante i ripetuti solleciti da parte del personale di bordo di easyJet. «Una scena incredibile» la descrive Vincenzo Marra, infermiere professionale e responsabile comunicazione della Lega di Busto Arsizio, che era di ritorno dalla Sardegna insieme a un collega dell’equipe della medicina sportiva di Tradate.

L’intervento della Polizia

Di fronte all’irremovibilità della “ribellione” No Mask, l’equipaggio dell non ha potuto far altro che invocare l’intervento della Polizia di stanza ad Elmas. Alla vista degli agenti della Polaria, il passeggero si è calmato e alla fine è stato convinto a rispettare la regola della mascherina FFP2 obbligatoria in aereo. Alle 18.46 il volo è potuto finalmente decollare dall’aeroporto di Cagliari, per poi atterrare a Malpensa pochi minuti dopo le 20, con una quarantina di minuti di ritardo sull’orario.

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