Torna in sella il ciclista della memoria: da Varano ai luoghi delle stragi sul Verbano

ciclista della memoria

VARANO BORGHI – Un’altra avventura su due ruote sta per iniziare per Giovanni Bloisi, il pensionato di Varano Borghi che ripercorre con la sua bicicletta i luoghi testimoni delle stragi nazifasciste in Italia e all’estero. Il prossimo 22 settembre Bloisi attraverserà la sponda piemontese del Lago Maggiore, da Meina a Intra, per ricordare i tragici eventi avvenuti nella Seconda Guerra Mondiale.

Si conclude la tratta 2021

Con l’appuntamento sul Verbano si concluderà la tratta 2021 del “Viaggio nei luoghi delle stragi nazifasciste”, che ha coinvolto quest’anno diversi luoghi in Lombardia, Piemonte e Valle d’Aosta. Tra giugno e luglio Bloisi ha attraversato le regioni del nordovest toccando le località in cui si sono consumate tragedie e stragi nel secondo conflitto mondiale. Un viaggio in occasione del quale la storia di Bloisi è stata raccontata anche dalla tv nazionale. L’iniziativa proseguirà nel 2022 con la seconda tratta che toccherà altri luoghi del Piemonte e della Liguria.

78 anni dopo

Il nuovo viaggio del “ciclista della memoria” si svolgerà dunque mercoledì 22 settembre in occasione del 78° anniversario dell’eccidio di Meina, sulla sponda piemontese del Lago Maggiore. L’amministrazione comunale ha invitato Bloisi a partecipare alla cerimonia commemorativa istituzionale. L’itinerario prenderà il via da Meina alle ore 11 in piazza Marconi, sul lungolago. Alle 14.30 Bloisi sarà al vecchio imbarcadero di Solcio di Lesa, per poi spostarsi alle 16 a Baveno, presso il monumento alle vittime della Shoah. Ultima tappa Intra di Verbania, dove arriverà alle 17 per far visita al Municipio. L’iniziativa ha ottenuto numerosi patrocini istituzionali.

Ricordando la Strage del Lago Maggiore

Sarà l’occasione per ricordare la Strage del Lago Maggiore: un’incalzante catena di uccisioni tra settembre e ottobre 1943, che costituì il primo episodio della Shoah italiana. Complessivamente si ebbero 58 vittime. Tutto ebbe inizio a Baveno, il 13 settembre, con 14 vittime tra italiani e stranieri. I Luzzatto di Milano e i Serman, di origine austriaca, entrambe famiglie abbienti, vennero prelevati dalle loro ville che furono saccheggiate. Il rastrellamento proseguì e in 14 vennero condotti presso il requisito Hotel La Ripa, sede delle Ss. Nelle notti del 15, 17 e 22 settembre vennero uccisi e i corpi gettati probabilmente nel lago. Anche a Meina i fatti avvennero di notte. Il 15 settembre 16 persone, ebrei di Salonicco ospiti dell’Hotel Meina gestito dalla famiglia Behar (ebrei turchi che si salvarono solo grazie all’intervento del Console della Turchia, Paese allora neutrale), vennero sequestrate dalle Ss per alcuni giorni, in una stanza dell’albergo. Gli ostaggi, depredati dei loro averi, furono infine uccisi a colpi di pistola, un gruppo il 22 e un altro il 23 settembre, nottetempo. A Intra le vittime furono 4. Altre tre stagi seguirono tra il 1944 e il 1945, tra Fondotoce, Baveno e Solcio.