Varese, Zanzi “contro” gli alberi di via del Cairo: «Commessi errori grossolani»

via del Cairo

VARESE – «La nuova via del Cairo di innovativo dal punto di vista del verde ha ben poco: è la stessa minestra riscaldata vista in tante strade d’Italia, e pure malfatta». Non lascia spazio a interpretazioni il giudizio dell’ex vicesindaco di Varese Daniele Zanzi, nonché agronomo di fama internazionale, sulle piante posizionate nei giorni scorsi nella centralissima via varesina in cui è in corso un intervento di riqualificazione. E Zanzi si sofferma anche sul vicino Piantone, per il quale, dice, «la città ha perso un progetto davvero innovativo».

Area pedonale e verde

I lavori in via del Cairo sono quasi terminati. La futura “via dell’arte” varesina, progettata dal maestro Marcello Morandini, è già ben tangibile, con la caratteristica pavimentazione geometrica che i varesini stanno iniziando a conoscere. Un’idea su cui Zanzi è sempre stato concorde, quando sedeva nei banchi della giunta. «Sono sempre stato a favore della pedonalizzazione di via del Cairo – ricorda – auspicando anche che l’area pedonale venga estesa alla via Robbioni e alle altre vie limitrofe così com’era nei programmi originali della maggioranza». Quello che ha lasciato perplesso il fondatore di Varese 2.0 è il verde che è stato collocato nella via. «Il progetto iniziale era molto di massima e diverso da quello che è stato fatto – commenta – realizzando una via così innovativa pensavo che anche l’inserimento di alberi e arbusti in una città giardino avrebbe dovuto portare qualcosa di innovativo».

Le critiche di Zanzi

«L’innovazione si è invece ridotta a mettere dei carpini piramidali ormai usati dappertutto in Italia – continua Zanzi – tra l’altro sono stati messi a dimora secondo dei vecchi sistemi, in tondelli e “casse da morto” e troppo in profondità, con la tecnica sbagliata». L’ex vicesindaco parla di errori grossolani e inguardabili, con grande spreco di denaro pubblico. Zanzi critica anche il posizionamento degli alberi, in alcuni casi collocati troppo vicino ai palazzi della via. «Sono stati messi a mezzo metro di distanza – commenta – se gli edifici dovranno essere ristrutturati non ci sarà spazio per i ponteggi. Un madornale errore di una progettazione che ha tenuto solo conto degli aspetti “artistici” di questa via centrale di Varese, dimenticando che gli alberi crescono ed entreranno in conflitto con gli edifici». Quindi un altro affondo: «Un pessimo esempio di come approssimazione, faciloneria e “annuncite acuta” portino a lavori senza capo né coda».

via del Cairo

Il progetto per il Piantone

Zanzi sottolinea anche un altro particolare in merito al nuovo verde di via del Cairo. «Non sono mai stato coinvolto – ricorda – venni consultato solo al mattino del giorno in cui fui defenestrato da Galimberti, quando mi chiamò l’architetto che aveva fatto il progetto per chiedermi dei consigli». Ma poche ore dopo la sua esperienza in giunta si concluse. «E quando sono stato defenestrato io – aggiunge – è stato defenestrato anche il progetto che avevo avviato per l’area di contorno al Piantone». La proposta a cui Zanzi stava lavorando, con il coinvolgimento di alcuni artigiani, puntava a creare un nuovo spazio intorno all’esemplare di ginkgo biloba che la città ha accolto lo scorso autunno. «Quel progetto è caduto con me, e Varese ha perso un progetto innovativo. Ma lo presenterò alla cittadinanza».