Varese città antispreco. I consigli dello chef Aliberti per ridurre gli avanzi di cibo

VARESE – La testimonianza di chi come Maria Chiara Gadda a livello politico ha tracciato una strada contro lo spreco alimentare, con una legge che porta il suo nome. Ma anche le esperienze personali di chi nella vita di tutti i giorni e nel lavoro porta avanti una “lotta agli avanzi” dando una nuova vita a quelli che comunemente vengono considerati scarti: è l’esempio in prima persona di Lisa Casali e Franco Aliberti. Sono state queste le storie al centro dell’incontro “Varese città antispreco”, che si è svolto stamattina, sabato 7 maggio, al Liceo Musicale di Varese.

L’impegno di tutti

Ad aprire l’incontro l’assessore a tutela ambientale, sostenibilità sociale ed economia circolare Nicoletta San Martino, che ha ricordato il lavoro intrapreso dall’amministrazione comunale sul tema negli scorsi mesi. «Abbiamo dato il via ad un tavolo antispreco per coordinare e mettere in rete le attività di associazioni e istituzioni. Ma deve essere ognuno di noi a dare un contributo». Proprio in quest’ottica è stato organizzato l’incontro odierno, incentrato sulle buone pratiche per contrastare gli sprechi alimentari: una conversazione aperta a tutti coloro che desiderano conoscere come prevenire lo spreco alimentare nella vita di tutti i giorni.

La legge antispreco

L’onorevole varesina Maria Chiara Gadda, relatrice della legge 166 del 2016, cosiddetta “antispreco”, ha portato la sua esperienza sul tema. «Se c’è una cosa che ho imparato in questi anni è che ogni legge, e soprattutto per la legge 166, deve essere alimentata nella quotidianità. La legge antispreco si rivolge a imprese e terzo settore, ma c’è un altro soggetto che è la chiave del buon esito delle politiche antispreco, che è il cittadino». La deputata di Italia Viva ha sottolineato come la più importante politica antispreco sia la prevenzione. «Spesso si spreca perché non c’è consapevolezza o perché non c’è l’informazione giusta. L’economia circolare è un’economia di felicità. Tutti noi, ognuno a modo suo, dobbiamo sentirci testimonial delle politiche antispreco».

Una missione in famiglia

La scienziata ambientale, blogger e scrittrice Lisa Casali ha portato la sua testimonianza di vita. «Ho incominciato ad occuparmi di questo tema un po’ per caso, mentre preparavo un mazzo di carciofi. Mi sono resa conto che lo scarto era superiore a quanto avrei mangiato e ho iniziato a pensare alle risorse usate per produrre quel carciofo. Mi sono chiesta se fosse giusto che di un ingrediente si sprecasse più dell’80%». Negli anni insieme al marito, lo chef Franco Aliberti, Lisa Casali si è dedicata alla missione di portare avanti uno stile di vita diverso in cucina, dicendo di no agli avanzi. «Non siamo una famiglia perfetta, quello che cerchiamo di fare è pianificare i nostri acquisti, concentrandoci su cibi di stagione e dando priorità agli alimenti più deperibili. Stando attenti non si spende di più, ma spendiamo invece la metà di quello che spende una famiglia normale. Basta solo l’abitudine quando si cucina ad usare tutte le parti di un ingrediente».

Cucinare gli avanzi

È stato proprio lo chef Franco Aliberti a chiudere la mattinata, portando i suoi consigli per ricette antispreco. «Ognuno di noi può fare una scelta che è quella di rallentare. Spesso la nostra vita è frenetica, ma bisogna rallentare un attimo e vivere la casa e cucinare. Basta poco per fare una scelta più consapevole, e se avete figli cucinare è anche più divertente». Quindi alcuni consigli che possono essere utili a tutti. «La cosa più importante è la programmazione della spesa: è utile fare un’attenta pianificazione di cosa si vuole cucinare e mangiare. Poi una volta a casa usare gli occhi e i sensi e accorgersi che alcuni elementi si diperiscono più velocemente». Quindi ha dato qualche consiglio pratico su alcune semplici ricette che si possono preparare per una cucina “green”. Lo chef Franco Aliberti tornerà a Varese a fine mese: sarà proprio lui a cucinare per la cena di Varese Solidale del prossimo 28 maggio affiancandosi agli Alpini.