VARESE – «Basta. Magrini ha rotto con sta storia dei civici. La verità è che la sua è una maggioranza politica e partitica. Solo con i voti civici, infatti, non sarebbe mai diventato presidente della Provincia di Varese».
Il disco rotto del civismo
E’ un fendente (politico) quello che Marco Colombo, presidente del consiglio di Gallarate, consigliere provinciale ed esponente di Fratelli d’Italia, lascia partire nei confronti di Marco Magrini. «Questa storia del “sono un presidente civico di qua, sono un presidente civico di là” non si può più sentire. E un disco rotto. La verità è sotto gli occhi di tutti: Magrini è un presidente eletto con i voti del Pd e sostenuto da chi, fino a ieri, ha avuto in tasca la tessera di partito (Alberto Barcaro ndr). I “suoi” civici alla fine sono solo due consiglieri».
La stagione della caccia
Colombo però non si ferma qui. «Imbarazzante è quanto ha detto in conferenza (ieri, giovedì 10 agosto) a proposito dei finanziamenti e del bando per i Comuni. Perché non l’ha fatto l’amministrazione precedente? Semplice: quei soldi non li avevamo a disposizione. Magrini dovrebbe saperlo bene visto che pure lui, prima che tradisse, faceva parte di quella maggioranza».
Infine Colombo chiude con una battuta: «Un po’ di onestà intellettuale non guasterebbe. E’ vero che l’anatra non è più zoppa, però attenzione che potrebbe anche riaprire la stagione della caccia». Il riferimento venatorio rimanda alle elezioni provinciali, che qualora dovessero tornare di primo livello, secondo Colombo, la partita per Magrini e civici sarebbe complicata.