Varese, Forza Italia mette il sindaco Galimberti dietro la lavagna: «Bocciato»

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VARESE – «Ecco i danni o disastri dell’amministrazione Galimberti, ovvero piazza Repubblica, progetto stazioni e palaghiaccio». Forza Italia Varese si prende una pausa dal giro elettorale che i vertici del partito stanno facendo per i comuni che tra qualche giorno andranno al voto e apre una finestra critica su Varese. Dove la battaglia inizierà quasi certamente sulla scorta dell’esito elettorale del 20 e 21 settembre.

Galparoli boccia il progetto in 3D delle stazioni

Insieme al senatore e commissario provinciale di Forza Italia Giacomo Caliendo, in conferenza stampa erano presenti anche Domenico Esposito, Simone Longhini e Piero Galparoli. E proprio il responsabile degli enti locali ha messo sul piatto le critiche sull’unificazione delle stazioni: «Un progetto dalle 3D – spiega il berluscones – dannoso, demenziale  e disagevole. Dannoso e demenziale, perché sarà una rivoluzione inutile, non unificherà gli scali ferroviari, eliminerà il sottopasso e 400 posti auto e costerà oltre 13 miliardi di euro. Soldi che potevano essere investiti davvero nelle periferie e nelle castellanze. E disagevole perché chi ne subirà le conseguenze saranno i cittadini di Varese, i commercianti ed i turisti».

Più che un mercato sarà un macello

Dello spostamento del mercato e dei possibili disagi per gli ambulanti, la città e la stessa  piazza Repubblica, ne ha parlato Domenico Esposito. «Se si pensa che Galimberti voleva portare il mercato alla Schiranna, il trasloco in piazza Repubblica è un male minore. Che darà origine a una serie di problemi. Il primo sarà il caos viabilistico, con 80 furgoni degli ambulanti che al mattino arrivano e alla sera defluiranno da un’unica uscita creando pesanti disagi al traffico. Senza pensare poi che il porfido appena posato, alla lunga salterà e richiederà manutenzioni e nuovi costi. Insomma sarà un macello».

Esposito poi ha puntato l’attenzione anche sull’illuminazione pubblica, «rispetto alla quale l’amministrazione ha sbagliato le scelte fatte, dal momento che abbiamo strade  meno illuminate e quindi poco sicure e altre zone in cui i lavori si sono fermati. Ci sono i pali, ma non ancora i nuovi lampioni. E senza che nessuno sappia il motivo».

Ghiaccio rovente

E qui tocca al capogruppo in consiglio Simone Longhini sferrare il colpo: «Situazione emblematica di come agisce questa amministrazione. Ovvero in maniera approssimativa, poco chiara e creando disagi ai varesini. Qui ci troviamo di fronte a un palazzetto chiuso senza sapere i motivi e a una serie di domande senza risposte. Se tutto va bene le nostre società rimarranno senza palaghiaccio per un paio d’anni e senza avere al momento un’alternativa. L’amministrazione Galimberti sta ammazzando il movimento sportivo che fa riferimento al PalaAlbani».

Le sfide del partito

A tirare poi le fila sullo stato di salute di Forza Italia è il senatore Caliendo, il quale ricorda che «sono arrivato a Varese in un momento molto difficile dove non mi sono certo nascosto di fronte a quanto è accaduto, pur mettendo subito in chiaro che il mio compito sarebbe stato quello di risolvere il problema politico. Le questioni giudiziarie, infatti, sono state e verranno affrontate nelle sedi opportune». Quindi? «Da aver preso in mano un partito che non aveva più una struttura – continua Caliendo – siamo arrivati oggi ad aver costituito 25 dipartimenti e nominato circa 40 commissari alla guida delle sezioni locali». E a Varese presto ci sarà il coordinatore democraticamente eletto. Due i nomi che girano: Domenico Battaglia e Giossi Montalbetti.

Infine uno degli argomenti più caldi e che nei giorni scorsi ha tenuto banco in tutto il centrodestra varesino: Maroni candidato sindaco. «Lo stimo come persona, ma anche come politico per quanto ha fatto da ministro – conclude Caliendo – ma del candidato di coalizione ne parleremo quando ci comunicheranno ufficialmente il nome».

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