Varese, sostituiamo la via padre Giuliani con un ricordo a Gino Strada

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A questo giro elettorale vanno di moda gli autoproclamatisi “civici”. Anche il movimento politico, che ho rappresentato in Consiglio comunale negli ultimi cinque anni, Progetto Concittadino, è certamente “civico”, nel senso che è nato in città e non è legato a nessuna realtà politica nazionale. Tuttavia, in questi cinque anni, abbiamo sempre ribadito di non voler essere neutralmente, vagamente e genericamente “civici”, ma, al contrario, siamo chiaramente orientati verso una visione politica laica e progressista. Certamente anche noi ci riconosciamo nel civismo, cioè in quell’insieme di sentimenti civili, che sollecitano il cittadino ad anteporre, al proprio, l’interesse collettivo, l’interesse della comunità nella quale si riconosce e di cui rispetta regole, leggi e convenzioni.

Per questo, pur impegnati nella lotta politica qui in città, non possiamo restare indifferenti di fronte a due notizie, che in queste ultime settimane ci hanno profondamente emozionato e che non riusciamo ad archiviare come qualcosa di estraneo rispetto a quanto accade nel nostro minuscolo pezzo di mondo: la improvvisa scomparsa di Gino Strada e gli avvenimenti drammatici in corso in Afghanistan.

Pertanto, coerenti con quanto abbiamo fatto in questi cinque anni e con le idee di cui siamo stati testimoni, ci impegniamo sin d’ora nell’inoltrare, alla prossima amministrazione, di qualunque maggioranza sarà espressione, la seguente proposta: chiederemo che la piccola traversa di Viale Monte Rosa attualmente intitolata a Padre Reginaldo Giuliani, fanatico religioso, intriso di fascismo, militarismo e razzismo, già in passato oggetto di analoghe richieste, sia invece intestata a Gino Strada, un medico chirurgo, che, della salvezza di vite umane, ha fatto la sua professione e la sua missione.

Enzo R. Laforgia, consigliere comunale di Progetto Concittadino

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