Varese riabbraccia il Totem di Tavernari. L’opera rinasce dopo l’atto vandalico

VARESE – Lo scorso 22 maggio era stata imbrattata con vernice rosa e azzurra. Un atto vandalico che aveva rovinato un’opera presente in città da 25 anni, nel cuore della zona pedonale. Ora il Totem di Vittorio Tavernari torna alla sua bellezza originale, grazie ad un intervento di restauro promosso dall’amministrazione comunale. Oggi, giovedì 2 febbraio, l’inaugurazione della scultura ritrovata (nella foto sopra), alla presenza dei familiari dell’artista, nato a Milano ma varesino d’adozione.

Opera restituita alla città

Il Comune di Varese, che a seguito del danneggiamento (nella foto sotto) aveva presentato una denuncia in Procura, si è adoperato per restituire l’opera ai varesini. «L’amministrazione ha voluto, nel minor tempo possibile, riportarla al suo stato originario e curarne la manutenzione – ha detto l’assessore alla cultura Enzo Laforgia – le opere a cielo aperto come questa costituiscono infatti la prima testimonianza visiva del patrimonio artistico della comunità locale di cui esprimono il fervore creativo. È per questo che devono essere sempre tutelate e valorizzate». Il direttore dei Musei Civici Daniele Cassinelli ha sottolineato che «non si è scelto l’intervento più economico, ma quello migliore per l’opera».

Il ringraziamento della famiglia

«Un sentito ringraziamento va al Comune di Varese che ha riportato a nuova vita questa opera importante nell’excursus storico-artistico di Vittorio Tavernari – ha detto Carla Tavernari, figlia dell’artista – dimostrando grande considerazione e attenzione per il Totem, cui anche mio fratello ed io siamo molto legati nel ricordo dei nostri genitori». Il fratello Giovanni non è potuto intervenire ma ha fatto pervenire il suo saluto tramite la moglie. La famiglia Tavernari ha recentemente donato a Palazzo Estense alcune opere del padre, per destinarle alla pubblica fruizione. Quattro sculture tra quelle donate (Dormiente, Torso di Cristo, Torso femminile e Gioco di bimbi) erano già state concesse in comodato d’uso dagli eredi e da anni dialogano con gli affreschi della musica al Castello di Masnago. Nuovo invece è il ciclo delle Quattro stagioni, opere in legno intagliato e dipinto, che a breve troveranno spazio nel nuovo allestimento del Museo d’arte moderna e contemporanea del Castello di Masnago.

L’opera

L’opera di via Albuzzi, che si trova proprio davanti ad un altro luogo della cultura della città come la Galleria Ghiggini, fu collocata nel 1997 (nella foto sotto l’inaugurazione) in occasione della grande mostra antologica dedicata all’artista al Castello di Masnago. Si tratta di una fusione in bronzo patinata eseguita in quell’anno dalla Fonderia Cubro di Novate Milanese individuata dalla famiglia Tavernari e dallo scultore Paolo Borghi, noto artista di Malnate, tratta dal calco del Totem ligneo ancora attualmente esposto nel cortile interno ai Musei Civici del Castello di Masnago.

Un restauro certosino

Le operazioni di asportazione dei graffiti dal monumento di Vittorio Tavernari sono state eseguite dal restauratore Marco Vallino di Solbiate con Cagno e sono state precedute da una pulitura con detergenti neutri, fino all’asportazione totale della patina formatasi nel tempo di sporcizia e formazioni incrostanti di particolato. Il lavoro è stato effettuato su tutto il monumento oltre che sulle parti imbrattate. Sulla zona bronzea l’asportazione del graffito è stato eseguito con l’utilizzo di un mix di solventi, applicati tramite impacchi, idonei a non asportare le patine e i trattamenti originali e con l’ausilio di soluzioni gel. Infine, sulla zona bronzea, è stato applicato uno strato di protettivo dell’opera costituito da un mix di cere nobili. Per quanto invece riguarda la zona lapidea che costituisce il basamento della scultura, l’asportazione del graffito è stato eseguito con un leggero intervento meccanico tramite spazzoline per togliere la vernice superficiale a “secco”, poi con un’alternanza di solventi estrapolatori per asportare il più possibile il colore assorbito. A salvaguardia del basamento è stato applicato uno strato di antigraffito.