Canzoni per gli obiettivi Onu: la musica saluta la mostra di EvE Carcan a Velate

velate musica obiettivi onu
Carla Tocchetti, il presidente del Cfm Renzo Gullotta insieme alla consigliera Paola Pagliarini e a un ospite ritratti durante il vernissage di “Art for the global goals”

VARESE – Il settimo e ultimo appuntamento della rassegna “Art for the global goals” a Varese sarà un momento musicale dedicato alla gioia, alla solidarietà e all’amicizia: a margine della mostra di Eve Carcan al Battistero di Velate, a cura di Carla Tocchetti, domani, domenica 3 aprile, il vicino Teatro Oratorio ospiterà alle 17 il finissage del progetto, che avrà come protagonisti gli allievi, il Coro Vintage e i solisti del Centro Formazione Musicale di Barasso.

Brani famosi per la loro energia positiva

È in programma “Di voce in voce”, una scaletta dedicata alla gioia, alla solidarietà e all’ascolto dell’altro. I brani sono stato appositamente scelti dalla maestra Lisa Sacchezin del CFM per testimoniare attraverso la musica i valori di convivenza rappresentati anche dagli obiettivi Onu per lo Sviluppo Globale: inclusione, partnership per l’obiettivo comune, promozione di un approccio gentile, solidale, paritario, verso tutte le componenti della società.
Le canzoni che verranno proposte sono famose e cantate in tutto il mondo per la loro carica di positività: “Over the rainbow”, “What a wonderful world”, “True colors”, “Lay me down”, “Rise up”, “Fix you”, “You got a friend”, “You’re the sunshine of my life”, “Heal the world”, “Million dreams” e “Flashlight”.
L’evento, che sancisce per il secondo anno consecutivo la collaborazione fra CFM e il Battistero di Velate, chiude in bellezza la mostra di EvE Carcan al Battistero, che ha visto numerosi visitatori sia per l’esposizione che negli eventi di approfondimento correlati. Si accede all’evento nel rispetto delle normative antiCovid vigenti; poiché sono cadute le restrizioni sulla capienza della sala, si accettano iscrizioni anche al momento dell’evento.

Il Corpo Musicale Santa Cecilia è nato oltre cento anni fa

Il Corpo Musicale Santa Cecilia – Centro Formazione Musicale di Barasso è presente e opera sul territorio della provincia di Varese da più di cento anni: la data storicamente identificabile come fondazione della Banda di Barasso è contenuta nel “Regolamento Ufficiale della Compagnia” datato 13 Maggio 1904. L’ultimo secolo di storia barassese ha dunque visto il Corpo Musicale presente a tutti gli appuntamenti importanti della comunità, divenendo di volta in volta solenne in occasione delle ricorrenze religiose e civili, chiassoso nei momenti di festa e professionale nell’immancabile rito del concerto.
A partire dal 1993 la banda ha deciso di ampliare le attività tradizionali creando al suo interno il Centro di Formazione Musicale. L’associazione ha risposto in questi anni all’esigenza di mantenere viva una tradizione radicata nella cultura del territorio come la banda, reinterpretandone le funzioni, le competenze e le prospettive. Il Centro di Formazione Musicale è diventato in questi venti anni un punto di riferimento per l’intera provincia e offre la possibilità a un’ampia audience locale di avvicinarsi all’esperienza musicale qualificata e di elevato livello artistico, con contributi economici molto contenuti. In altre parole il Corpo Musicale ha messo a punto una formula di creazione e diffusione artistica che esula dai consueti schemi commerciali, dà forma e validità alle vocazioni artistico-associative del territorio e le valorizza con opportune occasioni espressive.
La progettazione e l’organizzazione delle attività si caratterizza per un coordinamento artisticamente qualificato (molti docenti sono titolari di cattedra di conservatorio e sono membri di prestigiose orchestre nazionali) a cui si abbina una forte attenzione alla creazione di spazi in cui i soci, gli allievi e i destinatari possono vivere le proprie esperienze ed accrescere le proprie potenzialità. I principi base della didattica CFM sono il principio sperimentale, come esperienza concreta dell’attività musicale, l’interdisciplinarietà, come interazione fra differenti aree espressive, musica, teatro arte e movimento, e la partecipazione, come condivisione della propria esperienza con un gruppo.

velate musica obiettivi onu – MALPENSA24