Viabilità nuova Esselunga Varese, i dubbi ambientalisti: «Sacrificato troppo verde»

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VARESE – Dopo le polemiche della Lega («Regione ci ha messo i soldi e il sindaco non ha nemmeno detto “grazie“»), i dubbi dei Verdi di Varese sulla strada che ancora non c’è.

A tenere banco negli ambienti politici cittadini è il comparto viabilistico in zona Esselunga. Che, con la realizzazione del supermercato, verrà ampiamente modificato con la realizzazione di un sistema di rotatorie, l’eliminazione di un impianto semaforico e la costruzione, ex novo, di una strada di collegamento con viale Borri. Ed è proprio su quest’ultima opera viabilistica che i Verdi di Varese esprimono i loro dubbi.

E’ di questi giorni la “diatriba” politica sulla paternità dei finanziamenti per un’importante opera pubblica che riguarda la via Selene. Come Verdi della città di Varese, costituiti da fine 2019, non abbiamo seguito in dettaglio le vicende progettuali e amministrative degli anni scorsi di tale opera,  che comunque sappiamo essere parte di un progetto di mobilità più articolato.

Quale miglioramento?

Siamo però convinti che quando si interviene all’interno del tessuto insediato con grandi opere come quella del collegamento di via Selene all’Esselunga di via Gasparotto, sia importante trovare un equilibrio grazie al quale la realizzazione di infrastrutture certamente necessarie, si trasformi in un’opportunità di miglioramento del territorio e non solamente in un intervento strettamente funzionale alla viabilità.

Invece, per ora, di questo progetto abbiamo avuto modo solo di conoscere alcune immagini aeree e piani di progetto stradali adiacenti all’edificio Esselunga, ma non abbiamo avuto modo di verificare l’esistenza di un eventuale piano associato alla risistemazione del paesaggio che comprenda, ad esempio, dei percorsi pedonali e ciclabili.

L’asfalto che divora il verde

In particolare per realizzare questo nuovo collegamento verrà sbancata un’importante e pregevole area verde, molto frequentata, adiacente alla zona di San Carlo. Ciò che da non addetti ai lavori è difficile intuire, è che per consentire la costruzione di quella sottile (? si fa per dire) linea del percorso stradale, molto terreno verrà sbancato, molte alberature saranno rimosse, molti percorsi e sentieri saranno cancellati durante il cantiere (di cui peraltro sarebbe interessante poter consultare un prospetto della pianificazione, in modo da poter capire effettivamente la grandezza dell’area boschiva sulla quale si interverrà).

E poi?

La nota ufficiale degli ambientalisti termina con una serie di interrogativi proiettati sul prossimo futuro, quando l’intervento sarà realizzato.

– Una volta che il cantiere stradale sarà terminato, che ne sarà del terreno ripristinato?

–  Quali progetti di tamponamento e miglioramento paesaggistico sono stati studiati a tale proposito?

Quali misure si adotteranno per bilanciare un intervento di tale portata dal punto di vista non solo naturalistico, ma anche dei percorsi pedonali attualmente molto frequentati e di quelli ciclabili necessari e ad oggi pressoché assenti o poco sicuri?

I Verdi della città di Varese nei prossimi mesi porteranno il loro contributo costruttivo in termini di idee per migliorare questo progetto e per rilanciare la città di Varese come luogo in cui un nuovo modello di sviluppo economico, sociale e ambientale possa trovare piena realizzazione.

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