Da forzista deluso a Fratello entusiasta: Pietro Zappamiglio diventa meloniano

Pietro Zappamiglio

VARESE – Cambio di casacca. Dall’ambizione di voler rilanciare Forza Italia all’approdo a Fratelli d’Italia. E’ il percorso politico di Pietro Zappamiglio, sindaco di Gorla Maggiore, il quale fino a poche settimane fa dichiarava, urbi et orbi, di voler imporre un cambio di passo al partito di Berlusconi. E ora, manca l’ufficialità sia chiara, pare sia già passato sotto il tetto di Giorgia Meloni. In realtà dopo il congresso, “cito cito” ha lavorato per lasciare gli azzurri. D’altro canto, occorre dire, che anche i forzisti non è che l’abbiano trattato poi così bene. La famosa cena di Natale a Tradate, a quanto pare non è mai stata digerita.

Fratello Zappa

La voce che “Zappa” fosse pronto a passare tra le fila dei Fratelli in realtà gira da tempo. Addirittura dal congresso provinciale forzista. Sul territorio, infatti, è (anzi era, visto che da quelle parti dicono di averne perso le tracce) l’uomo di fiducia di Massimiliano Salini. Ma in politica le burrasche sono impreviste ma sempre dietro l’angolo. E il congresso provinciale azzurro è stato tale.

La debacle

Zappamiglio che partiva con il favore dei pronostici in quanto anche commissario, con l’avvicinarsi della resa dei conti congressuale ha dovuto prendere atto della crescita della forza del suo sfidante: Simone Longhini che dopo aver battuto il territorio provinciale, infatti, gli ha “soffiato” l’appoggio di buona parte dei circoli territoriali (un’esempio su tutti i forzisti di ritorno bustocchi). Tanto che il sindaco di Gorla Maggiore durante una riunione piuttosto tesa con la sua squadra comunicò la scelta di non correre per la segretaria provinciale. Ed è lì che nacque il “pastrocchio” Vettori candidato segretario contro longhini, fino al momento del suo discorso alle Ville Ponti dove annunciò “la resa” a favore di Longhini candidato unico e acclamato.

E Zappamiglio? Disertò il congresso. E la sua assenza fu il primo segnale di un percorso politico che avrebbe cambiato strada. Contatti interrotti con la nuova segreteria, contatti interrotti con chi per tutto il suo commissariamento l’ha sostenuto. Se chiedevi a un forzista di Zappamiglio, la risposta era diventato un disco rotto: «Ah, è ancora in Forza Italia?». Insomma, qualcosa si era rotto. Zappa aveva spento i fari, o meglio, come spesso ripeteva alla domanda: “Cosa farà da qui in avanti?”, rispondeva: «Resto in osservazione, ma non sto fermo». Un modo di dire da abile politico che altro non significava che: «Sto preparando il terreno per un nuovo capitolo». Titolo: Fratelli d’Italia. E l’incipit del passaggio, dicono i ben informati, pare sia stato preparato a Milano. Ora resta da capire chi, tra i forzisti locali vicini a Zappamiglio, seguirà lo stesso percorso del sindaco di Gorla Maggiore.

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