ZTL allargata a Busto, c’è chi dice sì: «Abitudini e mentalità da cambiare»

Alex Gorletta

BUSTO ARSIZIO – ZTL allargata, non ci sono solo le critiche e le polemiche dopo il test della chiusura delle piazze Garibaldi e Trento Trieste. In maggioranza esce allo scoperto il consigliere della Lista Antonelli Alex Gorletta, che invita ad andare avanti sulle pedonalizzazioni: «Ci sono stati disagi, ma la direzione è quella giusta. In una città che guarda al futuro il centro deve essere un vero salotto, fonte di attrattività. Non si può pensare di arrivare con l’auto dappertutto: le abitudini e la mentalità devono cambiare». Anche la Fiab promuove il test: «C’è ritrosia e ci sono resistenze ma bisogna insistere – sostiene Marco Fardelli – non possiamo perdere il treno della mobilità sostenibile».

ZTL da estendere: parla Gorletta

«Il tentativo di estendere la ZTL è sicuramente positivo – secondo Alex Gorletta, consigliere comunale della Lista Antonelli (come l’assessore alla mobilità Salvatore Loschiavo e il consigliere Matteo Sabba) – questo esperimento forse è stato fatto un po’ di fretta, e non c’è dubbio che si possa e si debba ragionare di più per gestire meglio l’intervento in quanto mi rendo conto che chiudere una via senza ripensare alla viabilità attorno possa creare disagi, ma il punto è che la città ha bisogno di un progetto organico che vada verso la mobilità sostenibile, un progetto di cui si dovrà discutere anche nella Commissione di cui faccio parte». Gorletta prende spunto dalle critiche di chi è rimasto “fermo in coda per più di mezz’ora” per il tragitto dal tribunale al centro storico: «Basterebbe aprire Google Maps per rendersi conto che quel tratto di strada (dal tribunale a piazza Garibaldi) è meno di un chilometro e a percorrerlo a piedi si impiegherebbe poco più di 10 minuti. È la dimostrazione che è la mentalità delle persone che deve cambiare, così come certe abitudini. Non si può pensare di spostarsi sempre in auto, anche per andare dal soggiorno alla camera da letto». Il consigliere parla da abitante della “periferia”, di Beata Giuliana: «A chi dice che le corse podistiche andrebbero fatte in periferia vorrei ricordare che quella periferia, etichettata come superflua e marginale, dà i servizi alla città. A Beata Giuliana ad esempio sorgerà il nuovo ospedale, a Sacconago ci sono la zona industriale e il centro multiraccolta, i principali poli sportivi e commerciali sono in periferia. Chi sceglie di abitare in una città che vuole andare verso il futuro deve capire che non può più esistere il concetto di “centrocentrismo”: mentre i quartieri devono essere ripensanti sul principio della “città dei 15 minuti”, il centro deve diventare fonte di attrattività e un salotto vero, dove il rumore deve essere dettato dalle chiacchiere degli abitanti che ci camminano e non dal frastuono di motori inquinanti alla ricerca infinita di un parcheggio per un bolide da sei metri per tre. E personalmente sarei più orgoglioso di una città pensata come il “Cavallotti Garden” piuttosto della solita via che porta le auto fino al centro, tra posteggi improvvisati con le quattro frecce e clacson frenetici. Se dovessi parcheggiare un po’ più lontano a causa di una ZTL allargata, farei più che volentieri un tratto di strada a piedi, soprattutto se so di arrivare in “un’oasi felice” viva e vivibile e non in un lembo pedonale immerso nello smog».

La promozione della Fiab

Rispetto agli immancabili commenti di gente infastidita dalle code in auto, l’architetto Marco Fardelli, esperto di mobilità ciclabile della Fiab, commenta così: «Ogni volta che si inceppa il meccanismo si formano le code, persino quando nevica 3 centimetri. Perchè la ritrosia a cambiare modo di spostarsi o percorso, anche solo per un giorno, è tanta. Perchè in molti sono convinti che per arrivare prima si debba fare il percorso più breve. E poi stanno fermi in coda, perché tutti hanno avuto la stessa idea. Forse, per arrivare prima, bisogna fare un altro percorso, sperando che anche altri non abbiano fatto la stessa scelta. Oppure (tutti quelli che possono) cambiare mezzo di trasporto. Difficile migliorare il risultato se lo schema è sempre lo stesso». E a chi si lamenta infastidito dal blocco del traffico causato dalla chiusura di un paio di strade, Fardelli fa sapere che «evidentemente si è così tanto intossicato lentamente nel corso degli anni che si è dimenticato che 20 anni fa o 30 anni fa il traffico era molto meno fitto e molto più scorrevole». Il bilancio della settimana della mobilità sostenibile però è positivo: per l’esponente della Fiab «è solo questione di tempo. Un po’ per volta se le cose non cambieranno il traffico aumenterà e le strade saranno destinate ad essere perennemente bloccate, esattamente come succede davanti alle scuole alla mattina oppure nelle grandi città nelle ore di punta. Ora bisogna insistere perché il percorso è ormai intrapreso. Occorrerà migliorarlo e difenderlo dagli inevitabili tentativi di fermarlo, tentativi messi in opera per rimanere pervicacemente attaccati ai dogmi del secolo scorso. Mentre in tutta Europa si respira un’aria completamente differente, noi rischiamo di perdere ancora una volta un treno fondamentale, soprattutto per i ragazzi».

busto arsizio ztl allargata – MALPENSA24