MALPENSA – Se non è psicosi poco ci manca. Perché a Malpensa, nella farmacia al Piano Arrivi del Terminal 1, sono state vendute in pochi giorni circa cinquantamila mascherine. Ad affermarlo è Il direttore Hazem Hamdan. Le comprano le compagnie aeree, i passeggeri in transito e anche tanti dipendenti aeroportuali che, inevitabilmente, vengono a contatto con persone provenienti dall’Asia. E’ l’effetto del Coronavirus, una reazione spontanea nonostante a Malpensa siano state messo in atto le dovute contromisure e il ministero della Salute inviti a non fare allarmismo.
Mascherine in aeroporto
E’evidente che ci sia preoccupazione. Il bilancio delle vittime in Cina è in crescita e il Coronavirus nelle megalopoki d’Oriente sta tenendo in quarantena oltre 40 milioni di persone. In Italia non c’è alcuna emergenza, eppure coprirsi la bocca con una mascherina per molti – anche a Malpensa – sembra essere diventata una reazione spontanea. Le scorte alla farmacia del T1 vanno a ruba. Soltanto ieri ne sono arrivate altre 5mila. Ma gli scaffali sono destinati a svuotarsi in poche ore.
Effetto psicosi
«È scattata una sorta di psicosi, come già accadde ai tempi della Sars, quando andarono esauriti in breve tempo gli igienizzanti per le mani», dice la responsabile comunicazione di Federfarma, Laura Cesaroni. E nonostante il sold out registrato in numerose farmacie italiane, «le mascherine dovrebbero tornare disponibili a breve, già nelle prossime ore. Ogni farmacia, infatti, si rifornisce almeno da tre o quattro depositi diversi che effettuano le consegne due volte al giorno. Ed è impossibile che i magazzini abbiano già esaurito le scorte».
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