Malpensa, medici sugli aerei contro il Coronavirus. Controlli primo dello sbarco

Malpensa medici aerei Coronavirus

MALPENSA – Un gruppo di uomini con indosso tute, guanti e maschere è salito oggi 27 gennaio a bordo dell’aereo atterrato a Malpensa alle 6.44 proveniente da Hong Kong. Con il volo CX233della Cathay Pacific sono scattati a Malpensa i controlli annunciati per scongiurare la diffusione del Coronavirus. Il protocollo prevede la misurazione della temperatura corporea di tutte le persone a bordo degli aerei provenienti dalla Cina e dalle zone dell’Asia a rischio contagio.

Niente allarmismi

«L’apparato di sicurezza sanitaria messo a punto dalla Regione Lombardia in stretto raccordo con il Ministero della Salute è operativo: si effettuano controlli su passeggeri direttamente in aereo, sono stati attivati percorsi specifici con i Medici di Base e attraverso l’azienda regionale per l’emergenza urgenza. Niente allarmismi, in caso di necessità è opportuno rivolgersi direttamente al 112 o al numero del Ministero 1500». Lo afferma l’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera, illustrando il piano d’intervento messo a punto per affrontare eventuali casi di contagio da Coronavirus’ e per gestire le operazioni preventive e di sicurezza.

Malpensa medici aerei Coronavirus

I controlli negli aeroporti

Da questa mattina anche nell’aeroporto di Malpensa, in accordo con il Ministero della Salute, è attivo il protocollo di monitoraggio per i passeggeri dei voli dalla Cina, con misurazione a bordo della temperatura di passeggeri ed equipaggio. A seguito di esito negativo dei controlli di temperatura, i passeggeri potranno sbarcare: a loro viene consegnata un’informativa multilingue. Se invece qualche passeggero od operatore dovesse presentare febbre, il personale medico procede  alla sua valutazione secondo i criteri di caso sospetto definiti dall’Oms e dal Ministero della salute,  procedendo all’invio in ospedale, reparto di Malattie Infettive, per effettuare tutti gli approfondimenti diagnostici necessari».

No a infondate paure

«Stiamo inoltre avviando la gestione di eventuali casi con sintomatologia sospetta insorta dopo il rientro in Italia – spiega l’assessore Gallera – per portare in ospedale eventuali casi sospetti con procedure dedicate e sicure d’intesa con Areu. Condivideremo in questi giorni le indicazioni operative con i Medici di Medicina Generale e Pediatri di Famiglia e medici di continuità assistenziale qualora venissero contattati da loro assistiti rientrati dalle zone interessate. In queste ore è stata attivata la rete delle Unità Operative Ospedaliere di Malattie Infettive e sono stati individuati i laboratori di riferimento regionale a cui gli ospedali fanno riferimento per effettuare la ricerca del virus». Conclude Gallera: «Vorrei rassicurare tutti i cittadini lombardi perchè il sistema di sorveglianza regionale è operativo. Questo è anche il periodo con il picco di influenza ed è importante non farsi prendere da infondate paure. Per ogni dubbio occorre rivolgersi al proprio medico curante, non andare autonomamente in un pronto soccorso, ma se necessario, chiamare il Numero 112, attraverso il quale saranno attivati i percorsi necessari».

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