Tassista morto a Malpensa, Monti (Lega): «Assurdo non ci fosse il defibrillatore»

Tassista morto Malpensa defibrillatore

MALPENSA  – «Assurdo non ci fossero defibrillatori. Chiederò che la Regione impegni Sea ad acquistarli». Il consigliere regionale Emanuele Monti (Lega), presidente della Commissione Sanità, interviene sulla morte del taxista avvenuta ieri sera 6 febbraio, pochi minuti prima delle 19, davanti al Terminal 1 di Malpensa. Sul posto è intervenuto anche l’elisoccorso, ma per il 51 enne non c’è stato nulla da fare. E’ morto di infarto.

Defibrillatore in aeroporto

«Lunedì depositerò in Consiglio regionale una mozione per chiedere alla Giunta di Regione Lombardia di far partire un progetto per l’installazione di defibrillatori all’interno degli aeroporti di Malpensa e Linate, a supporto della già ottima offerta di primo soccorso già garantita nei due scali aeroportuali», dice Monti. «Chiedo a gran voce di fare tutto il possibile per potenziare la sicurezza dei dipendenti e dei viaggiatori».

Malpensa non è cardioprotetta

I soccorsi si sono attivati immediatamente, sottolinea il consigliere regionale, dimostrando la prontezza d’azione e la capacità sempre elevate dei professionisti in campo. «Purtroppo, proprio a seguito di questo fatto, è emerso che in tutto lo scalo non era presente nemmeno un defibrillatore semiautomatico Dae, strumento che può dare un supporto spesso fondamentale nei primissimi momenti di un malore».

La mozione

Con la mozione Monti chiede a Regione di impegnare Sea a dotare di defibrillatori sia lo scalo di Malpensa sia quello di Linate, per la sicurezza di tutti, lavoratori e passeggeri, così da aumentare il livello di sicurezza in aggiunta al sistema di primo soccorso. «Con l’arrivo dei defibrillatori – prosegue il consigliere regionale – l’obiettivo sarà anche di creare un progetto di formazione che trasformi l’area aeroportuale di Malpensa in un riferimento regionale e nazionale sulla formazione in collaborazione con gli stakeholder e tutte le realtà del mondo del primo soccorso».

L’attacco a Sala

«Non posso rinunciare a una nota amara – conclude Monti – rivolta al Comune di Milano, e quindi al primo cittadino che lo rappresenta, il sindaco Sala. Visto che mi muovo come Regione, stona decisamente che il Comune di Milano, che possiede oltre il 50% di Sea, la società che gestisce i due aeroporti, non si sia mai mosso per provvedere all’installazione dei defibrillatori in tutti questi anni».

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