GALLARATE – Nel 2007, quando fu realizzata, ci fu chi gridò allo spreco di denaro pubblico, come se una fontana, nella fattispecie quella di piazza San Lorenzo a Gallarate, fosse una sorta di scelleratezza amministrativa. Che non sia mai stata una priorità, ci può stare. Che una città e, per essa, la sua amministrazione, possa e debba guardare anche al bello, pensiamo sia un dovere. Come allora fece la giunta guidata da Nicola Mucci, che realizzò l’impianto imponendolo come nuovo simbolo identificativo della città. Come ha fatto oggi l’esecutivo di Andrea Cassani. Allora si intervenne con fondi propri, adesso con l’aiuto decisivo degli sponsor. Risultato: la fontana è tornata a zampillare dopo un lungo periodo di inattività per mancata manutenzione. Uno stop di anni con la giustificazione delle casse pubbliche vuote. Ma forse sarebbe bastata un po’di buona volontà e una soluzione si sarebbe potuta trovare.
La soddisfazione del sindaco in un video
Il sindaco Cassani posta su Facebook la sua soddisfazione. Scrive: “Dopo anni di inattività abbiamo risistemato la fontana, che è tornata ad essere spettacolare, grazie a Giorgio Fioretti e alla Gf Impianti”. E via col video dei giochi d’acqua. Nuovi “giochi”, che abbelliscono Gallarate e, nell’eventualità, si possono prestare a serata di luci e colori e suoni. E acqua. Dieci metri lo zampillo più alto. Tutto da reinventare perché, dopo tutto, un Comune e una città non possono vivere solo di grane, problemi e polemiche. O no?