Ospedale di Busto: non dimenticatevi delle ostetriche

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Egregio Direttore,
ho visto con piacere il filmato dei sanitari delle aree COVID dell’ospedale di Busto Arsizio. Mi dispiace che vi siate dimenticate delle ostetriche, che in questo periodo continuano ad assistere alle nascite che non si sono fermate a causa del virus.

Abbiamo la direttiva di trasferire le pazienti con tampone positivo confermato ai centri Hub Regionali di riferimento, ma senza esito del tampone alla mano, perché non ancora analizzato, o in caso di stretta necessità perché la paziente gravida è imminente al parto, anche le ostetriche hanno l’obbligo di bardarsi come tutti i colleghi delle aree Covid.

Non ci occupiamo di un solo paziente, ma di due, la mamma e il suo bambino e, in tempi di COVID, il nostro compito è quello di tutelarli e tutelarci, ricordando che il parto richiede l’arte del midwifery fatto di gesti, di attenzioni e di tatto che esclude la possibilità di mantenere distanze sicure e mascherine chirurgiche sul viso delle donne che affrontano il travaglio e il parto.

Avevo la necessità di esprimervi il mio parere in qualità di rappresentante e Coordinatore delle Ostetriche che rappresento dell’Unità Operativa di Ostetricia e Sala Parto di Busto Arsizio.

Cordialmente
Ostetrica Martina Bianchi

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Il video è stato realizzato (non da Malpensa24, che l’ha diffuso) in una delle aree Covid dell’ospedale di Busto Arsizio. Ci spiace per il disappunto delle ostetriche, alle quali nessuno disconosce impegno, meriti e professionalità, ma la clip, evidentemente, riguarda gli operatori di quel preciso reparto e non di tutto l’ospedale.

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