OLGIATE OLONA – Un campo estivo che punta sull’inclusione, ma è partito con un’esclusione. Di alcuni bambini con bisogni educativi speciali. «Nessuno ci ha parlato di questa opportunità promossa dell’amministrazione – racconta qualche genitore con figli che hanno difficoltà – L’abbiamo saputo a campo estivo già iniziato. Abbiamo chiesto informazioni e ci hanno risposto che si tratta di un’iniziativa aperta a tutti. Peccato che non ne sapevamo nulla. Nessuno poi ha saputo dirci quali sono stati i criteri individuati per le iscrizioni».
Il centro di attività didattiche per bambini con bisogni educativi speciali è partito una settimana fa all’istituto Ferrini di Olgiate Olona. Il progetto è nato in collaborazione con i Servizi sociali del Comune diretti dalla funzionaria Monica Rigo, la scuola stessa e la onlus bustocca La Banda. Ed è stato fortemente sostenuto da Villa Gonzaga e dall’assessore Mauro Carnelosso. Ma a distanza di sette giorni vien fuori che non tutte le famiglie con figli con difficoltà sono state messe al corrente dell’opportunità. Insomma, un’inclusione che, secondo quanto raccontano i genitori, è iniziate da un’esclusione. «Dal Comune ci dicono che il centro è aperto a tutti, ma la realtà dei fatti dice il contrario. Oltre a non essere stati informati nessuno ha saputo spiegarci su quale base sono state raccolte le iscrizioni».
Pare che il Comune abbia chiesto di avere i nominativi dei bambini (una decina sulle 3 elementari del paese e una decina per le medie) con problemi di educativi e di apprendimento. Ma non è chiaro se l’elenco sia stato consegnato e soprattutto come sia poi avvenuta l’individuazione degli scritti. Come non è neppure chiaro chi abbia presieduto a tale scelta. La realtà dei fatti però è che ci sono bambini (e genitori) che non hanno avuto neppure l’occasione di decidere se iscrivere o meno il proprio figlio a questo bellissimo progetto. «Che – concludono alcuni papà e mamme – per noi che quotidianamente lottiamo per l’inclusione non è stata esattamente una bella cosa».