Busto, Fratelli d’Italia: «Non siamo come ci dipingono. Puntiamo a vincere subito»

Massimiliano Nardi e il sindaco Antonelli al gazebo di Fratelli d'Italia al mercato di Busto

BUSTO ARSIZIO – «Non siamo gli estremisti che vogliono dipingere. A Busto ci conoscono tutti». Parola di Massimiliano Nardi, coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia, che si prepara alla sfida elettorale di ottobre con una lista che punta a contare in maggioranza, non solo per aver espresso il sindaco Antonelli. «La vera novità del centrodestra siamo noi, ma c’è intesa senza tensioni e la “competizione” con la Lega sarà serena, nel pieno rispetto reciproco – assicura Nardi – l’obiettivo è sempre vincere al primo turno. E se sarà ballottaggio, credo che sarà contro un centrosinistra che si è privato di pedine importanti e si è molto spostato a sinistra».

«Farioli? Operazione senza senso»

Sullo strappo di Gigi Farioli si limita a poche parole, perché «la diatriba c’è stata, si è chiarita ed è finita», e Nardi la definisce «un’operazione lecita, che però ha poco senso, perché il centrodestra a Busto non ha mai negato spazio al centro». Eppure, rispetto alle polemiche di queste settimane, ci tiene a ribadire un concetto che anche il sindaco Antonelli alla presentazione del simbolo di Forza Italia ha voluto chiarire: «Non siamo quelli che ci vogliono dipingere, estremisti, sovranisti, fautori di un rischio di “deriva” – sostiene il coordinatore dei “Fratelli” – ma dove? Noi siamo pienamente nella Costituzione, abbiamo dimostrato serietà e coerenza, lontani dalle poltrone, anche a livello nazionale. Poi è vero che abbiamo a cuore determinati temi di tutela della tradizione. Ma non è vero che siamo antieuropeisti, siamo contro questo tipo di Unione Europea che decide in base a necessità commerciali, come nel caso del Nutriscore». Inoltre, fa notare Nardi, «non siamo noi che non siamo disposti al confronto. Abbiamo anche subito commenti offensivi e denigratori e foto rovesciate sulle nostre pagine social».

«Il centrosinistra? Un’incognita»

Di certo l’operazione-Farioli ha contribuito alla riunificazione a sinistra: «Un matrimonio forzato anche in funzione dell’operazione del centro. Un accorpamento per necessità che rappresenta un’incognita – lo bolla Massimiliano Nardi – il PD a Busto ha una storia ma si è privato di pedine importanti, mentre i 5 Stelle da soli non hanno un peso e hanno dimostrato di non saper governare. Verranno ricordati per i banchi a rotelle, il reddito di cittadinanza e Arcuri». La coalizione inoltre «si è spostata a sinistra. E rievocare la chiusura dell’inceneritore è anacronistico con la Newco». Nel mirino anche «l’ambiguità di Italia Viva, che come sempre sta da una parte o dall’altra a seconda di dove conviene».

Apparentamenti al ballottaggio?

E per il presidente del circolo di Fratelli d’Italia il centrodestra «può raggiungere l’obiettivo al primo turno. Poi il ballottaggio, quando ci sono delle divisioni, ci sta, ma io confido nell’intelligenza degli elettori». Nel caso, al secondo turno Nardi vede «la classica sfida bipolare centrodestra-centrosinistra», che aprirebbe le porte alla partita degli apparentamenti al centro. «Personalmente non amo in maniera particolare questi “giochini” alla Renzi, le nostre considerazioni le abbiamo già fatte, ma valuteremo dopo il 5 ottobre con gli alleati». E la risposta, a modo suo, l’ha già data il sindaco Antonelli: «Mi conoscete…».

Centrodestra: sintonia e Cencelli

«Mi auguro che campagna elettorale sia corretta, senza speculazioni come quella sui monopattini» mette le mani avanti Nardi, che guardando al centrodestra vede «sintonia». Con Forza Italia e Lega, assicura, «siamo allineati, c’è un’intesa di massima sul programma raggiunta in una riunione di un’ora e mezza». Inevitabile però che con la Lega, con cui si sta sviluppando un dualismo a tutti i livelli, sarà battaglia per la leadership: «È chiaro che ognuno cercherà di prendere un voto in più, ma nel rispetto della collaborazione e delle regole di coalizione. Senza tensioni – ribadisce il coordinatore dei “Fratelli” – il voto stabilirà le gerarchie e in caso di vittoria ciascuno avrà i suoi spazi. Non si è ancora deciso nulla: vedremo le posizioni in base ai rispettivi pesi e alle persone più adatte a ricoprire determinati ruoli. Dei nomi se ne parla dopo il voto».

La lista

Intanto la squadra di Fratelli d’Italia è quasi pronta – «bella, giovane, nuova» la definisce Nardi – e verrà ufficializzata lunedì 30 agosto. Ai nomi storici del circolo, come Francesco Attolini e Roberto Blanco, e a quelli ormai noti, come Luca Folegani, si affiancano un figlio d’arte del calibro di Riccardo Armiraglio (il padre Alberto, portavoce di Idee in Comune, ha deciso di non ricandidarsi) e nuove leve alla prima esperienza politica, molto attivi sui social, come Paolo GeminianiAlex Grassi e Davide Lombardi, oltre a qualche ex dalla lista Antonelli del 2016 come Claudia Cozzi, Giuseppe Spinelli e Claudio Volpe. «Un gruppo molto unito – ribadisce il coordinatore – saremo con il nostro gazebo in piazza tutti i giorni che potremo, per farci vedere e continuare un lavoro che nasce da lontano».

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