Boom di morosità e dilazioni, costi extra: a Busto il caro gas fa soffrire Agesp Energia

BUSTO ARSIZIO – I rincari del gas mandano in crisi Agesp Energia e moltiplicano le morosità tra gli utenti, che arrivano a toccare il 15% sui contratti gas e il 20% su quelli dell’energia elettrica, rispetto ad una media che prima dell’emergere del problema si attestava in entrambi i casi attorno al 5%. «Impossibile fare sconti sulle bollette» alza bandiera bianca l’amministratore unico della società commerciale luce e gas del gruppo Agesp Giuseppina Basalari, che in commissione bilancio ha spiegato la «pandemia energetica» di questi mesi, iniziata prima della guerra e «peggiorata con l’invasione dell’Ucraina».

Schizzano i costi, crollano gli incassi

Da un prezzo del gas che «dal 2017 era stabile attorno ai 30 centesimi al metro cubo», dall’estate 2021 si è registrata «un’ascesa fino ad arrivare a 140 cent/mc a marzo 2022, con picchi di 200-300 cent». Uno «squilibrio», lo definisce Basalari, che ha fatto “scappare” fornitori e generato extra-costi, aggiungendosi allo «stress» sui conti dovuto dall’esplodere delle morosità dei clienti finali. Triplicata rispetto a un anno fa quella su gas e teleriscaldamento, dal 5 al 15%, con oltre 1500 richieste di rateizzazione nel primo trimestre 2022 a fronte delle mille di tutto il 2021, e quadruplicata quella sull’energia elettrica, che arriva al 20%. Una situazione che ha “scassato” i conti della società, il cui rosso in bilancio sarebbe a sei zeri.

Sconti? Impossibile

«Non andiamo verso il default – chiarisce Giusy Basalari – ma l’aumento dei costi rende impossibile applicare sconti all’utenza. Riteniamo di aver fatto la nostra parte applicando i prezzi dei contratti pattuiti e facendoci carico di tutti gli extra-costi». Una risposta alla mozione del PD che chiedeva di intervenire contro il caro-bollette. «Sarebbe un utilizzo improprio di una società come Agesp Energia, che svolge attività commerciale e non ha fini sociali – sottolinea l’assessore all’inclusione sociale Paola Reguzzoni – sarebbe discriminatorio nei confronti di chi si serve di altri operatori e potrebbe essere considerata un’indebita interferenza nel mercato rispetto ai competitor. Noi in attesa degli interventi dello Stato – finora solo tanti annunci ma soldi veri non ce ne sono – abbiamo stanziato 320mila euro da dare alle famiglie per calmierare una tantum le bollette. Non poco per un Comune come Busto».

Il dibattito

E il sindaco Emanuele Antonelli rilancia l’appello alle forze consiliari: «Chiedo a voi che siete al governo – lo dice da esponente di Fratelli d’Italia che è all’opposizione a Roma – di darci una mano per poter applicare scontistiche maggiori. Vale per le bollette, come per Tari e Tosap, le perdite sono tante ma i ristori agli enti locali si sono interrotti». E se il capogruppo di PRL Gigi Farioli teme che l’assenza di extraprofitti possa essere «un segnale preoccupante per il futuro strategico della società», il capogruppo PD Maurizio Maggioni invita invece a «tutelarsi dal rischio che Agesp possa avere difficoltà di approvvigionamento».

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