Asst Sette Laghi, la sanità arriva su Telegram: facilita il confronto tra medici

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VARESE – Una chat Telegram avvicina i Medici di Pronto Soccorso ai medici di Medicina Generale. Nell’epoca dell’iper connessione, pare un paradosso, spesso si fa fatica a comunicare. E in un ambito cruciale come quello sanitario la dialettica tra professionisti è decisiva. Il problema però non è la mancanza di strumenti, ma l’utilizzo dei canali che la tecnologia mette a disposizione per rendere la comunicazione fluida e in tempi rapidissimi. E uno di queste nuove vie di comunicazione sono le chat, in questo caso Telegram.

L’iniziativa

Medici di Pronto Soccorso e di Medicina Generale: la dialettica tra loro è uno dei fattori chiavi per il buon funzionamento del Servizio sanitario. Lo sanno bene soprattutto i medici urgentisti, e quelli in servizio in Pronto Soccorso a Varese non fanno eccezione, anzi.

E’ proprio da una di loro, la dottoressa Angela Lazzarini, che è nata un’iniziativa che mira a rendere più fluida e rodata la collaborazione. «Si tratta di uno strumento molto semplice, per la verità – commenta la specialista in Medicina d’urgenza –una chat telegram, a cui si aderisce su base volontaria e tramite un link di invito, aperta ai Medici di Medicina Generale che afferiscono al bacino d’utenza del nostro Pronto Soccorso e ai Medici di Pronto Soccorso stessi. Serve per avvisare il nostro servizio dell’arrivo di pazienti dal territorio, su invio dei curanti, e per avere informazioni sugli esiti degli accertamenti clinici da noi eseguiti. Per garantire la privacy, la regola è che si presentano i casi in forma anonima, poi, per approfondire, la conversazione tra il Medico di Pronto Soccorso e quello di Medicina Generale continuano in via riservata». 

L’importanza dei nuovi strumenti

«Abbiamo avviato questo strumento durante la pandemia e lo abbiamo mantenuto: funziona piuttosto bene, col limite che nessuno è obbligato ad aderire. Soprattutto, è una bella esperienza di collaborazione e allena le nostre due realtà a confrontarsi, a conoscersi meglio reciprocamente, a capirsi e quindi a fare squadra».