Brase&Galbiati: “Conquistati dal progetto OJM, faremo cose nuove per l’Italia”

OJM Varese Brase Galbiati
Matt Brase e Paolo Galbiati, nuovi coach della Pallacanestro Varese

VARESE – La presentazione dei due nuovi coach della Openjobmetis, Matt Brase e Paolo Galbiati, era molto attesa. Innanzitutto per la novità in Italia di avere un doppio head coach (o meglio head coach e associated head coach). Poi sicuramente per l’arrivo di un allenatore giovane ma già ricco di esperienza negli Usa. E per la voglia di riscatto di Paolo Galbiati, reduce da una retrocessione a Cremona e a lungo accostato alla società biancorossa lui stesso come “proprietario” della panchina. Funzionerà? Di sicuro la società varesina vuole fare le cose per bene, portando da oltre oceano novità importanti nel basket italiano. L’introduzione del General Manager Michael Arcieri ribadisce come l’asticella sia sempre verso l’altro. “La storia della Pallacanestro Varese è grande e ricca di tanti successi. Come società stiamo costruendo la nostra cultura per tornare lì in alto, una cultura di lavoro duro, di miglioramento ogni giorno e di stile di gioco moderno e efficiente. Per incominciare a disegnare il futuro siamo partiti da uno staff all’altezza e ci riteniamo fortunati ad aver trovato Matt e Paolo, che aiuteranno la nostra famiglia in questo processo”.

Matt Brase

L’arrivo nel basket italiano

Questo è un grande step per la mia carriera. L’organizzazione del club è incredibile e sono soddisfatto di questa opportunità, per la quale voglio ringraziare Luis e Mike. I primi giorni sono stati splendidi, è una esperienza nuova e sono felicissimo di poterla fare. Ero già stato in Europa per alcuni camp e per allenare giocatori, ma sinceramente non pensavo di venire ad allenare in Italia. Avevo già un accordo con Portland per la prossima stagione, poi è arrivata la proposta di Luis e di Michael e l’ho presa al volo. Il basket è bellissimo anche per le opportunità che propone. Cosa mi ha convinto? Mike mi ha parlato dell’organizzazione che c’è e di quella che vogliamo raggiungere. Ho accettato subito. Nel frattempo ho guardato molti video e mi sono fatto un’idea del livello del campionato, dei giocatori e delle altre squadre. Direi un ottimo livello.

La storia della Pallacanestro Varese

Mi sono subito informato sulla storia e sui successi della Pallacanestro Varese. Insieme vogliamo raggiungere risultati importanti, magari non arriveranno subito, utilizzeremo metodi nuovi, ma costruiremo lo sviluppo dei giocatori, del settore giovanile e di tutto il club con una idea ben precisa.

D’Antoni, Blair e Pascucci

Sono stato assistente di Mike D’Antoni con in quale abbiamo messo in pratica lo small ball: Mike è un allenatore incredibile, a Houston facevamo quel gioco, qui però gli interpreti non sono gli stessi e quindi cercheremo di adattare quella filosofia alle caratteristiche dei giocatori che abbiamo. Conosco molto bene Joe Blair e Gianluca Pascucci e insieme abbiamo parlato tanto del campionato italiano prima ancora che per me ci fosse l’opportunità di venire qui.

La pressione del risultato

Non c’è alcun tipo di pressione. Abbiamo alcuni obiettivi, organizzeremo giorno per giorno il nostro lavoro e poi vediamo dove riusciremo ad arrivare. I playoff? E’ difficile fissare adesso un obiettivo da raggiungere.

La costruzione della squadra

Siamo partiti da una base solida, poi abbiamo aggiunto 4 nuovi giocatori che conosco. Innanzitutto sono ottime persone e ragazzi di talento, che possono fare al nostro caso. Questo è un buonissimo punto di partenza per raggiungere risultati soddisfacenti.

Small ball? No, basketball

Non sono assolutamente preoccupato per la mancanza di chili e di centimetri. Proveremo a fare il miglior basket possibile con i giocatori che abbiamo, ma dico subito che sono molto contento del roster che abbiamo allestito. Small ball? Vorrei cancellare questa etichetta che ci è stata data. Noi non giocheremo small ball, ma a basketball, a partire da una grande organizzazione difensiva.

Paolo Galbiati

La proposta di Varese e gli eroi della storia biancorossa

Dico subito che per me è un onore essere qui. Sono lombardo, anche se siamo brianzoli mio papà ha sempre tifato per Varese e io ho simpatizzato per i tanti fenomeni che giocavano qui: gli eroi della stella, per esempio Pozzecco e Meneghin, ma vorrei citare anche Komazec, che mi aveva fatto entusiasmare in una sessione di tiro al Campus. Quando ho ricevuto il messaggio da Luis, lo confesso, mi è venuta la pelle d’oca.

Il progetto di Varese

Stiamo lavorando insieme come club perchè vogliamo costruire un progetto nuovo, diverso dal solito, che magari non si è ancora vista in Italia. C’è tanto da fare, ma il gruppo dei ragazzi italiani mi aveva già impressionato l’anno scorso per l’etica del lavoro. Qua si sta veramente bene, c’è tanta voglia di fare e non vedo l’ora di iniziare.

La rinuncia alla Nazionale

Confesso che quando è arrivata la proposta di Varese e ho lasciato la Nazionale ci ho sofferto, ma guardando in prospettiva è stato facile. Ci sono tante persone che gravitano intorno alla società e soprattutto c’è una visione di quello che si vuole costruire. Il nostro sogno è riportare la Pallacanestro Varese dove merita di stare, senza soffrire ogni anno. Abbiamo iniziato insieme un viaggio lungo e affascinante, poi speriamo che funzioni tutto al meglio.

Lo switch della Pallacanestro Varese nella passata stagione

L’anno scorso ho affrontato Varese quattro volte, due in Supercoppa e due in campionato. Nel girone di ritorno era cambiato tutto e la cosa mi aveva già impressionato. Essere in grado di fare un simile ribaltone a stagione in corso vuole dire una sola cosa: la squadra aveva alle spalle una grande forza che le dava la società. E’ molto coraggioso convincere in poco tempo i giocatori a credere in un sistema di pallacanestro diverso, persino opposto, che poi è stata aiutata dai risultati con una striscia incredibile di vittorie, anche “eroiche”. L’idea di oggi è di andare in continuità con il gioco dell’anno scorso, ma tutti devono essere allineati e devono crederci. Questo è il lavoro dello staff tecnico, ma sono fiducioso che ci riusciremo, soprattutto perché abbiamo una grande società alle spalle.

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