L’ora di Nino alla Mensa dei poveri: a settembre in aula parla solo Caianiello

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GALLARATE – A settembre parla solo Nino Caianiello. Sono quattro le udienza (il 12, il 19, il 23 e il 26 settembre) durante le quali l’ex plenipotenziario di Forza Italia di Varese arrestato nel maggio 2019 nell’ambito dell’inchiesta Mensa dei poveri, che spazzò via gli azzurri varesotto e non solo, sarà sentito in aula nel corso del dibattimento che vede alla sbarra, tra gli altri, l’ex eurodeputata di Forza Italia Lara Comi, l’attuale sindaco di Gallarate Andrea Cassani, il consigliere regionale forzista Angelo Palumbo, l’ex coordinatore provinciale dei berlusconiani Carmine Gorrasi, e l’ex patron di Tigros Paolo Orrigoni.

Quattro udienza per il mullah

Il mullah ha già definito la sua posizione patteggiando a 4 anni e 10 mesi ed è oggi detenuto in carcere a Busto Arsizio in attesa che il tribunale di sorveglianza fissi l’udienza nella quale decidere per l’affidamento ai servizi sociali. Caianiello è considerato dagli inquirenti il fulcro di un presunto sistema di appalti e incarichi pilotati con ritorno di mazzette per la politica. Per l’ex plenipotenziario azzurro si è parlato di “decima”: ciascun professionista che, grazie al suo intervento, otteneva un incarico in società pubbliche o compartecipato, “restituiva” al mullah il 10% dello stipendio.

Il maxi processo

A Caianiello, assistito dall’avvocato Tiberio Massironi, l’autorità giudiziaria in sede di patteggiamento ha ampiamente riconosciuto l’attenuante della collaborazione. Sono quasi 80, infatti, le ore di interrogatorio sostenute dal mullah davanti ai pubblici ministeri di Milano in sede di indagine. A settembre la sua testimonianza in aula davanti ai giudici del tribunale di Milano nel corso del maxi processo con oltre 100 imputati.

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