Busto sfida il cyberbullismo col linguaggio dei ragazzi. Sono loro i protagonisti

BUSTO ARSIZIO – Al teatro Sociale un convegno sulla sicurezza in rete con quasi 600 ragazzi, e altri 200 saranno coinvolti in un’originale esperienza interattiva di “Internet escape room” al centro Ormenuove, mentre sono decine quelli che oggi, 2 febbraio, hanno inaugurato la “Settimana della sicurezza in rete” di Busto Arsizio incontrando lo scrittore Andrea Franzoso alle scuole medie Bellotti e Tommaseo per parlare di bulli. Sono infatti gli studenti i veri protagonisti dell’iniziativa messa in campo con la regia del Comune di Busto Arsizio in occasione del Safer Internet Day 2023.

L’insegnante di Carolina

Sono passati dieci anni dalla tragedia di Carolina Picchio, la prima vittima di cyberbullismo, appena 14enne, a pochi chilometri da qui, a Novara. E alla “Settimana della sicurezza in rete” ci sarà, tra gli ospiti del convegno di mercoledì 8 febbraio al teatro Sociale, anche la senatrice Elena Ferrara, che di Carolina era l’insegnante e che in Parlamento è stata la “madrina” (in quanto prima firmataria) della legge 71 del 2017 sul cyberbullismo. «I rischi in rete sono sempre più presenti nel nostro quotidiano – sottolinea l’assessore alle politiche educative Daniela Cerana per sintetizzare gli obiettivi delle iniziative – I nostri bambini e ragazzi devono poterli riconoscere e gestire».

II convegno dell’8 febbraio

Il convegno, dedicato ai ragazzi delle scuole secondarie di primo grado, è l’iniziativa clou della “Settimana”. È già “sold out”: sono attesi quasi 600 ragazzi al teatro Sociale. Non saranno spettatori passivi: interagiranno e potranno votare con i loro smartphone. Sul palco, come moderatori, ci saranno due studenti del liceo Crespi di Busto, Naturelle Margutti e Andrea Carnelli, e nel corso della mattinata verranno presentate le opere realizzate dai ragazzi delle scuole superiori lombarde in occasione dell’Hackathon regionale sul cyberbullismo organizzato proprio dall’istituto di via Carducci.

I ragazzi protagonisti

La scelta di affidare la “regia” ai ragazzi è voluta: «È emerso in tutte le salse che vogliono essere ascoltati» rivela Luca Belotti, insegnante del “Crespi”, mentre la sua collega Claudia De Napoli aggiunge che «noi adulti tendiamo a caricare di molta retorica la nostra narrazione. Loro hanno bisogno di dire le cose con chiarezza e capirle». Del resto «il modo migliore per parlare ai ragazzi – rimarca l’assessore Cerana – è usare il loro linguaggio». Verranno presentate esperienze, come la “patente dello smartphone”, e i ragazzi si confronteranno con gli esperti, tra cui il pediatra Luca Bernardo, la pedagogista Francesca Paracchini e l’esperto di dipendenze Mauro Croce.

Fenomeno da non sottovalutare

Il problema non va sottovalutato: «Al questionario che abbiamo sottoposto dopo l’hackathon, con oltre 5600 risposte – fa sapere Luca Belotti – abbiamo scoperto che oltre il 60% dei ragazzi aveva assistito a fenomeni di cyberbullismo, e più del 50% non aveva agito per fermarli. E gli storytelling del corto realizzato in quell’occasione avevano dato esiti “pesanti”. Si parlava di suicidio, esclusione dal gruppo, annientamento della personalità». Ecco perché occorre parlarne e fare esperienze. «Le famiglie vanno coinvolte nell’educazione digitale» aggiunge Claudia De Napoli.

Le altre iniziative

Tra le altre iniziative, sabato 4 febbraio ci sarà il convegno “Perché lo fai?” al Museo del Tessile, con il magistrato del Tribunale dei Minori Fabio Roia tra i relatori e l’inaugurazione di una mostra dedicata al tema. Sabato 4 e domenica 5 febbraio invece ci sono già 187 adesioni di ragazzini tra gli 8 e i 12 anni per l’esperienza interattiva della “Internet Escape Room” a Orme Nuove. Un gioco per imparare a conoscere il web, con quello che l’animatrice Enza Schillaci definisce «un messaggio semplice associato ad un momento condiviso e piacevole». E al termine del percorso, annuncia il coordinatore del Cpa Andrea Donati, «daremo ai genitori uno strumento operativo, un contratto genitori-figli sull’uso degli strumenti digitali». Chiusura l’8 febbraio alle 18.30 alle scuole Bertacchi con la presentazione del libro “Dark Web” di Sara Magnoli.

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