“Riprendiamoci il Comune” anche a Busto Arsizio

Sabato 25 marzo 2023 in via Milano dalle ore 15:00 il comitato cittadino di Busto Arsizio invita la cittadinanza al primo banchetto di raccolta firme per le due leggi di iniziativa popolare “Riprendiamoci il comune”, campagna nazionale che ha come obbiettivo quello di riportare gli Enti Locali del nostro Paese alla propria funzione civica e sociale, garante dei diritti di tutte/i noi, attraverso la discussione e la promulgazione delle stesse da parte del Parlamento.
La data dell’inizio della raccolta firme è inserita nel firma day nazionale in concomitanza con la Giornata Mondiale dell’Acqua, per denunciare ancora una volta, a 12 anni dal vittorioso referendum del 2011, come la gestione di questo fondamentale elemento per la vita umana, sia ancora nelle mani di società, anche quotate in borsa, che hanno il solo obiettivo di fare profitto con tariffe aumentate esponenzialmente negli anni a fronte di reti idriche colabrodo e nonostante, appunto, la volontà popolare che ne chiede una gestione pubblica e partecipata.
La prima legge vuole riportare i comuni a fare investimenti pubblici in tal direzione, attraverso la partecipazione della cittadinanza nelle decisioni dell’Ente Locale con la stesura di bilanci mirati per interventi che, per esempio, re-internalizzino i servizi pubblici ormai affidati a soggetti esterni, contro il cambiamento climatico e il dissesto idrogeologico e a garanzia di pari opportunità tra le persone. Infatti gli EE.LL sono bersaglio ormai da troppi anni di tagli di risorse pubbliche da parte dello Stato con provvedimenti messi in campo, con la scusa del debito pubblico come il patto di stabilità e il pareggio di bilancio, che hanno impedito questi investimenti a discapito di tutt* noi, nonostante i comuni partecipino per meno del 2% al debito pubblico italiano (circa 150%). In questo modo gli EE.LL. sono stati costretti, anche, a “fare cassa” con la svendita del patrimonio pubblico (attualmente attestante a 500 miliardi di euro in loro possesso secondo la Banca d’Italia) e/o a cementificare fortemente il territorio da quando gli oneri di urbanizzazione si possono usare per la spesa corrente dell’Ente.
La seconda legge vuole indicare dove trovare le risorse economiche necessarie alla prima. Ovvero nei soldi da noi depositati sui nostri libretti postali o nell’emissione di buoni postali da parte di Cassa Depositi e Prestiti (ad oggi circa 280 miliardi di euro). Questo istituto ha avuto, fin dalla propria costituzione (precedente all’unità d’Italia) una sola funzione: finanziare gli investimenti pubblici a tassi agevolati rispetto a quelli di mercato. Con l’ingresso di fondazioni bancarie, nel 2003, Cassa Depositi e Prestiti ha smesso di finanziare gli EE.LL. con tassi agevolati e, nel corso di questi ultimi anni, si è trasformata nel primo attore che “aiuta” i comuni per la messa sul mercato del proprio patrimonio pubblico. Occorre quindi ripubblicizzare e socializzare, decentrandola territorialmente, Cassa Depositi e Prestiti in modo tale che quelle comunità che si interessino alla ripresa sociale del proprio territorio possano trovare (e quindi meglio controllare e gestire) le proprie risorse perchè queste possano essere effettivamente utilizzate socialmente nel proprio comune.
La campagna “Riprendiamoci il Comune” terminerà a fine luglio 2023. Servono 50.000 firme a livello nazionale. A questo link tutte le info della campagna https://riprendiamociilcomune.it/
Segnaliamo che è possibile firmare anche presso l’Ufficio Elettorale del Comune di Busto Arsizio da Lunedì a Venerdì dalle 8:30 alle 12:30, il martedì e il giovedì dalle 14:30 alle 17:30.
Vi aspettiamo numerose/i e passate parola.

Comitato civico “Riprendiamoci il comune” di Busto Arsizio”

riprendiamoci il comune busto arsizio – MALPENSA24