A Somma un nuovo teatro Italia “Ennio Cosentino”. Calò svela l’idea

Somma teatro italia Ennio Cosentino

SOMMA LOMBARDO – «Pensare come recuperare i due vecchi cinema e cercare di riavere un nuovo teatro “Italia Ennio Cosentino” e magari di averlo nello stesso luogo di oggi». E’questo il passaggio cruciale della riflessione scritta dall’assessore all’Urbanistica Francesco Calò (Pd) come bilancio dei suoi primi tre mesi nella giunta di Stefano Bellaria a Somma Lombardo.

Il teatro Ennio Cosentino

«L’attività che il mio assessorato sta svolgendo è anche e soprattutto quella di preparare il campo a nuove idee per la città», dice l’esponente dem. Sulla sua scrivania ci sono interventi pubblici e privati – ancora allo stato embrionale – che potrebbero davvero cambiare il volto alla città. Tra questi proprio il recupero del Cinema Italia, un progetto che prevede l’abbattimento dell’esistente per lasciare posto a volumi residenziali e a un nuovo teatro per la città. Il nome? Persino scontato. Si chiamerà “Ennio Cosentino”, il proprietario dei due storici cinema della città scomparso nel 2018, a Somma per anni l’impersonificazione della cultura.

Una piazza nel centro storico

Se per il teatro “Ennio Cosentino” l’assessore all’Urbanistica svela poco, ancora meno dice su una nuova piazzetta che potrebbe sorgere nel cuore del centro storico. «Sto tentando di impostare un lavoro che si basi su un concetto molto semplice: la realizzazione di aree verdi dovrà contribuire alla rigenerazione del centro storico. Il primo passaggio sarà quello di semplificare le norme di attuazione dei progetti nel centro storico stesso. Poi, chi verrà dopo di me dovrà fare il passo nel costruire il processo».
Per capire dove potrebbe sorgere la nuova piazzetta bisogna con ogni probabilità tornare alla festa Democratica del 2015, quando il sindaco Bellaria lanciò la proposta di abbattere l’ex bar Centrale di via Garibaldi per realizzare un parcheggio. Probabilmente quell’idea non è mai tramontata nei ragionamenti del centrosinistra sommese.

La bellezza bussola dello sviluppo

«Ma tutto questo lavoro perché?», domanda Calò. «Perché se un murales ha prodotto una tangibile desiderio di bellezza nella città, il passo successivo non potrà che essere di metterlo in pratica in tutte le forme necessari, cambiando Somma insieme». L’assessore si riferisce naturalmente all’opera di Ravo inaugurata durante la Fiera del Castello: «L’esperienza dei miei primi tre mesi di Assessorato mi ha fatto percepire la sensazione di una città in cerca della bellezza. I vari momenti di esecuzione del murale di Ravo hanno dimostrato come il bello possa seminare gentilezza e unire una comunità. Inoltre l’esecuzione del lavoro ha trasformato un non luogo in un punto di riferimento. Pur sapendo che per me, che questi sei mesi da assessore non rappresentano un periodo nel quale si possa immaginare di rivoluzionare alcuna situazione, il lavoro svolto avrà lo scopo di perseguire obiettivi già molto ben definiti. Tenendo anche in buon conto che, in alcuni casi il terreno è già stato coltivato e i frutti sono maturi. In altri casi, vi è ancora molto lavoro da fare ma quale risultato si intravede. Un esempio è il “Bando facciate” attraverso cui il Comune sta erogando dei contributi per il rifacimento del centro storico. La variante parziale al Pgt è un risultato che sta per emergere, dove si prevede un taglio forte degli ambiti di trasformazione proteggendo a verde alcune aree di forte pregio».

Somma teatro italia Ennio Cosentino – MALPENSA24