Addio a Giuseppe Gatti, “comunista vero” di Gallarate. Aveva 97 anni

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Giuseppe Gatti

GALLARATE – Lutto nel mondo politico gallaratese: si è spento sabato sera, 27 maggio, Giuseppe Gatti, 97 anni, prima senatore e poi deputato a Montecitorio negli anni Ottanta per il Pci, presidente onorario dell’Anpi, storico consigliere comunale a Palazzo Borghi e consigliere provinciale, sindacalista; rappresentante di quella classe operaia che faceva riferimento al Partito comunista e vi riponeva l’aspettativa o, meglio, l’illusione di cambiare la società italiana secondo un modello ispirato alla vecchia Unione Sovietica.

Gatti era uomo tutto d’un pezzo, con la schiena dritta, come si diceva una volta. Credeva nei suoi ideali e li ha interpretati in politica con convinzione, persino con una pervicacia che non lasciava spazio ai fraintendimenti. In altri termini, un comunista vero, al quale tutti, avversari compresi, hanno sempre portato rispetto. Visse il crollo del muro di Berlino e le successive trasformazioni del “suo” Pci come eventi ineluttabili, ma non risulta che modificò mai, fino in fondo, i suoi ideali delle origini.

Aveva maturato l’adesione al Pci dalla Resistenza, non a caso ha presieduto l’Anpi gallaratese e si è fatto da sempre portavoce dell’antifascismo e delle battaglie partigiane. Dell’Anpi era ancora il presidente onorario. Così lo ricorda l’associazione partigiana in una nota: “Giuseppe Gatti ha attraversato un lungo periodo della Storia Patria da militante e protagonista del Movimento Operaio, nel quale si è sempre riconosciuto. L’Anpi di Gallarate abbruna le proprie bandiere e porge la sue affrante condoglianze alla famiglia”.

La salma è da oggi, domenica 28, nella sala del commiato di Mismirigo, in viale Milano. I funerali si svolgeranno in forma civile martedì 30, alle 14,30.

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