La Lega cerca conferme ad Albizzate e rivuole Sumirago. Prove di dialogo con FdI

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ALBIZZATE – Gli obiettivi della Lega sono due. E sono ovvi, di fatto: restare al governo ad Albizzate e riprendersi quello di Sumirago. Il forte legame che riunisce i due Comuni in un’unica sezione del partito, oggi può non essere sufficiente. La storia lo racconta: se ad Albizzate è dagli anni Novanta (a parte una parentesi in opposizione) che il Comune batte bandiera leghista, a Sumirago è dal 2012 che il Carroccio affronta la politica dai banchi della minoranza. Da qui, la domanda: esiste una strategia per entrambi i paesi? Quella che può essere utile per restare a Palazzo, da una parte, e per tornarci, dall’altra.

La Lega in festa

Analisi, vecchi frammenti della storia del partito, gli anni dei successi e quelli più faticosi. L’occasione per fare il punto dei gruppi di Albizzate e Sumirago si è presentata oggi, 15 luglio. Nella sede di via Bruni è stata lanciata la festa della Lega che il prossimo weekend – 21, 22, 23 luglio – riunirà militanti e simpatizzanti nell’area feste Mario Laino di Sumirago. Sarà un momento per accogliere i vertici del Carroccio, a partire dal ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti. Oltre all’eurodeputata Isabella Tovaglieri, il consigliere regionale Emanuele Monti e Francesca Brianza. Ma sarà anche un’opportunità per «esprimere il buon governo albizzatese e mettere le basi per la scalata, nel tentativo di riprenderci il Comune di Sumirago», ha detto il segretario di sezione Stefano Ramon. E quindi giocarsi la carta del «stare in mezzo alla gente» fra i profumi della tradizione, della polenta, del gorgonzola, dei bruscitt. Un modo per celebrare la «passione di far politica, il desiderio irrinunciabile di creare momenti di confronto, di ascolto, di socializzazione». Ma può bastare?

Coalizione larga

Stare insieme può aiutare, certo. Ma serve di più. E il sindaco Mirko Zorzo non lo nega: «Dopo il periodo in minoranza, abbiamo pensato di non buttare via niente». Vuol dire che «si è ragionato su una coalizione larga, dalla destra più pronunciata ai centristi». In sostanza, «fare gruppo per contrastare un sindaco uscente». Nel centrodestra a trazione leghista, però, alleanza chiama Fratelli d’Italia. E i rapporti con il partito di Giorgia Meloni, va detto, non sono sempre stati distesi. «Oggi la situazione sta migliorando ad Albizzate», ha detto Zorzo. «Tenendo conto che ormai lo scenario di FdI è cambiato, con tanti circoli dislocati». Insomma, la morale è che «tutto può succedere in futuro. Non ci si preclude nulla».

Obiettivo Sumirago

Lo stesso vale a Sumirago. FdI e Lega sono entrambi in minoranza, ma sono due gruppi distinti. C’è la possibilità di individuare un punto in comune? «Si sta cominciando a collaborare», le parole di Silvana Giamberini. «Ma è prematuro parlarne ora. Anche perché non si può ancora definire un riavvicinamento. Certamente abbiamo avuto modo di parlare dei problemi del Comune e di fare scelte condivise. Vedremo più avanti».
Un’ipotesi fra le tante, per ora. Ma con l’obiettivo finale che non cambia, lo ha ricordato anche Daniele Zorzo: riportare l’Alberto da Giussano al governo dopo gli anni di Camillo Brioschi e dei suoi tre mandati (con quella finestra in mezzo firmata Aurelio Buzzetti). Anni in cui la bandiera della Lega sventolava a Palazzo. Sia ad Albizzate che a Sumirago.

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