Albizzate, Zorzo bis al via: «Sono sindaco del paese più bello del mondo»

Albizzate Zorzo giuramento costituzione

ALBIZZATE – «Sono onorato ed emozionato per essere stato riconfermato Sindaco del Comune del paese più bello del mondo». Subito dopo aver giurato sulla Costituzione lo ha detto Mirko Zorzo questa sera, 20 ottobre, durante il consiglio comunale d’insediamento della nuova amministrazione.

Stravittoria

Il centrodestra, ha ricordato il primo cittadino nel suo discorso ufficiale, «ha stravinto con il 71,46% contro gli avversari con il loro 28,54%». Albizzate non era abituata a percentuali di questo tipo, anzi solitamente negli ultimi 30 anni sono sempre state vittorie di misura, spesso risicatissime proprio come nel 2016. «Da questi risultati si evince un’empatia dell’Amministrazione comunale per i suoi cittadini. Abbiamo sfondato al centro e addirittura pescato qualcosa anche a sinistra. Queste considerazioni numeriche fotografano una situazione chiara dove orgogliosamente mi fanno sentire sempre più un grande senso di appartenenza alla nostra comunità albizzatese e mi moltiplicano le energie per guidare per altri 5 anni insieme a tutti i componenti di maggioranza il nostro Comune».

Parte da lontano

Secondo Zorzo, è una stravittoria che parte da lontano, costruita nei primi cinque anni di mandato. «Parte dal momento in cui ad inizio mandato 2016 l’atteggiamento di questa amministrazione comunale è stato quello di recepire i problemi dei cittadini e farseli propri tentando di risolverli alleggerendo i cittadini stessi da preoccupazioni. Dopodiché è stata un’Amministrazione comunale che ha saputo ascoltare ed essere portatrice di dialogo con tutti. Giorno dopo giorno ho visto le persone sempre più vicine nei nostri confronti. Abbiamo deciso di non inseguire le minoranze chiassose: mi riferisco a quella decina di individui che scrivono sui social con le loro provocazioni tra l’altro poco argomentate ma anzi frequentare le maggioranze silenziose, quelle persone che quando le incontri senza troppe parole ti fanno percepire che ti sostengono perché credono in quello fai».

I prossimi cinque anni

Nei prossimi 5 anni, ha proseguito Zorzo, «lavoreremo per realizzare il programma elettorale con il nostro slogan “Continuiamo a realizzare un sogno in Comune” e ci impegneremo per riuscire a tagliare ancora tanti nastri perché in un mondo di tanti chiacchieroni e opinionisti, ad Albizzate è apprezzata la politica del fare».

Rivolgendosi alla minoranza ha ricordato che la sua porta è sempre aperta: «Mi impegnerò ad ascoltare le vostre proposte. Il tutto avverrà nel pieno rispetto dei ruoli nella chiarezza e nella distinzione delle funzioni. Sono consapevole di essere stato rinvestito di una grande responsabilità. Ho già iniziato a lavorare insieme al mio gruppo per svolgere al meglio il mio ruolo di primo cittadino. Agli albizzatesi ribadisco che continueremo ad essere al vostro servizio e ci impegneremo per fare del Comune un’organizzazione efficiente, capace di dare ai cittadini delle risposte chiare e certe. Continueremo ad essere un’ amministrazione comunale inclusiva collaborando con le istituzioni i vari enti le associazioni, le consulte di zona i vari gruppi i cittadini. Le cose da fare sono tante e noi siamo pronti». Impossibile elencare tutte le persone che Zorzo ha voluto ringraziare pubblicamente. Le ultime cinque sono «5 amici che sono saliti troppo presto in cielo»: Gianni Piotti, Arnaldo Tenconi, Luigi Vanetti, Vincenzo Bani, Dante Bollini.

L’opposizione

Dai banchi dell’opposizione Mariangela Cassese ha sottolineato il paradosso del non voto: «L’astensionismo a Valdarno è preoccupante  e imbarazzante, sintomo di un malessere. Da troppi anni si trascinano i problemi della frazione, occorre per colmare questo vuoto di rappresentanza. Noi siamo pronti a fare la nostra parte di opposizione: vigileremo con coraggio e attenzione». Subito dopo ha preso la parola Mauro Corio: «Diversi punti del nostro programma elettorale li ritroviamo nelle vostre linee di mandato. Per questi siamo pronti a dare il nostro contributo di proposta e ci batteremo affinché siano priorità. Saremo invece duri oppositori su tanti altri punti a partire dal progetto sulla Corte Bassani che cancellerà quello che resta del nostro centro storico, trasformandolo in un agglomerato di palazzi senza anima». Barbara Raimondi ha invece invitato a maggiore attenzione sulla transizione ecologica. 

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