Area B, Pd di Legnano contro Sala: «Va rivista, colpiti lavoratori e pendolari»

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LEGNANO – Un provvedimento che costringe «i cittadini, i lavoratori dell’area metropolitana di Milano e le migliaia di commercianti e di piccole e medie imprese, a rinnovare il parco auto per continuare a lavorare in un momento in cui grava il peso degli aumenti dell’energia e delle materie prime». Ma anche che colpisce i pendolari dei comuni della Città Metropolitana e della Lombardia «che non disponendo di un veicolo in linea con il provvedimento voluto dal Comune di Milano, potrebbero essere costretti a utilizzare il territorio dei comuni di prima fascia esclusivamente come luogo di parcheggio». A esprimere queste critiche alle restrizioni veicolari per accedere all’Area B di Milano volute dal sindaco Beppe Sala non è un partito di centrodestra, come avviene da diverse settimane, bensì il Pd di Legnano.

La sorprendente presa di posizione contro il primo cittadino milanese, sostenuto da una maggioranza di centrosinistra, è espressa in una mozione dei Dem legnanesi che sarà discussa nel consiglio comunale di martedì prossimo, 29 novembre.

«Comuni metropolitani poco ascoltati»

Il provvedimento contestato ha introdotto dal 1° ottobre nuovi divieti alla circolazione all’interno di Area B (e Area C) del capoluogo, ossia una zona a traffico limitato con divieto di accesso e circolazione per i veicoli più inquinanti e per quelli commerciali con lunghezza superiore ai 12 metri; le nuove limitazioni toccheranno anche i veicoli diesel Euro 5 e quelli a benzina Euro 2, con l’eccezione dei veicoli coinvolti nel progetto integrato MoVe-In/Area B o la possibilità di poter usufruire di 50 giorni di libero accesso anche non consecutivi.

Ebbene, il Pd di Legnano, per mano dell’ex capogruppo e futuro assessore Luca Benetti, sottolinea come «il provvedimento del Comune di Milano avrà conseguenze sui cittadini e sui lavoratori del capoluogo e di tutta l’area metropolitana di Milano» e ritiene necessario «un maggiore e più continuativo coinvolgimento delle amministrazioni dei Comuni dell’area metropolitana circa le modalità di attuazione e le misure di compensazione per i cittadini e i lavoratori più in difficoltà».

Proposta una lunga serie di modifiche e agevolazioni

Sempre il Pd legnanese rileva che «stanno emergendo alcune difficoltà» in merito all’applicazione del provvedimento e suggerisce quindi un lungo elenco di possibili provvedimenti da adottare. Fra questi, estendere a tutti i cittadini residenti nel territorio metropolitano, e non solo a quelli di Milano come previsto al momento, il rinnovo della deroga almeno fino al 31 dicembre se hanno già acquistato un veicolo non inquinante e o hanno sottoscritto un contratto di acquisto, leasing, noleggio a lungo termine per la sostituzione dell’auto soggetta al divieto; l’accesso libero all’Area B a coloro che si dirigono e sostano nei parcheggi di corrispondenza come abbonati o per soste di almeno 4 ore; sconti per i possessori di auto diesel Euro 5 che sottoscrivano nuovi abbonamenti del trasporto pubblico e con basso reddito; incentivi e premi per l’utilizzo del car sharing.

La mozione propone infine di promuovere e rafforzare l’uso dei mezzi pubblici e di «avviare, in una collaborazione tra Città metropolitana e Comune di Milano, un tavolo di monitoraggio periodico sul raggiungimento degli obiettivi ambientali dell’Area B».

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