Passa il Pgt a Besnate, priorità a verde e aree dismesse. Zarini: «Rinasce il centro»

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BESNATE – Snellire le procedure, incentivare il centro storico, garantire più verde grazie alla riduzione di suolo, rilanciare le aree dismesse. «Obiettivo raggiunto», le prime parole dell’assessore all’Urbanistica, Sara Zarini, dopo la maratona del Piano di governo del territorio. Una due giorni di consiglio comunale – tra giovedì 29 e venerdì 30 settembre – che ha portato ad approvare il documento che darà ufficialmente un volto nuovo a Besnate. Con una serie di progetti sul tavolo di lavoro.

Osservazioni e obiettivi

Sono state 46 in totale le osservazioni pervenute dopo l’adozione del Pgt, avvenuta lo scorso 4 febbraio. Alcune di cittadini, altre da parte di professionisti. A conferma di come «tutti abbiamo voluto dare un contributo per il nostro territorio, chiedendo precisazioni e facendo proposte», spiega l’assessore. Così come non è mancato l’intervento da parte delle minoranze, «seguita da un dibattito tranquillo sulle controdeduzioni». Fino al «lavoro attento da parte degli uffici e dei tecnici». Tutto nell’ottica di «offrire un nuovo strumento utile a rilanciare Besnate: incentivare il centro storico per renderlo appetibile all’apertura di nuove attività e garantire l’attenzione che merita il verde in paese. Sono molto soddisfatta».

Il verde

In linea di massima, non ci sono stati grandi cambiamenti rispetto alle prospettive: «La pianificazione del territorio è rimasta fedele a quella impostata durante l’adozione del documento». Priorità quindi al fattore green. La riduzione del consumo di suolo passa dalla volontà di realizzare parchi e piantumare alberi. Ma anche dalla volontà di «incrementare le piste ciclopedonali». Come quella su via Jerago che porta all’altezza del Tigros. O quella che dalla rotonda all’altezza del ristorante “I Fontanili” prosegue in direzione Gallarate.

Le aree dismesse

Gli obiettivi di carattere ambientale viaggiano in parallelo al recupero delle aree dismesse. «Abbiamo dato spazio agli ambiti di rigenerazione», prosegue Zarini. «Sono diversi gli edifici sul territorio con un potenziale, che potrebbero essere motivo di investimento da parte dei privati». Fra gli obiettivi principali c’è l’ex casa Eca, che «andrà riqualificata facendo un parco: un posto che possa creare aggregazione principalmente per gli anziani». Ma soprattutto che «porti un po’ di verde anche nella parte alta di Besnate». Oltre a «due ambiti in centro storico, uno già residenziale e l’altro da recuperare». E ancora: l’ex Casa del Fascio e «un’azienda privata in via Libertà: anche in questo caso è previsto il cambiamento di destinazione uso, da produttiva a residenziale». Fino a uno dei cavalli di battaglia: la Casa delle Culture, già al centro di un progetto di riqualificazione.

La visione urbanistica

Pianificare lo sviluppo territoriale, per il sindaco Giovanni Corbo è «una responsabilità decisiva per consentire di conciliare una visione urbanistica con le esigenze dei cittadini e delle realtà produttive». Con questo Pgt nato dall’osservazione delle dinamiche degli ultimi anni, «abbiamo offerto una prospettiva che realizzasse un sensibile incremento delle aree verdi, riducendo il consumo di suolo e prevedendo nuovi parchi e piste ciclopedonali. Con l’attenzione a rendere più immediate le prospettive di sviluppo laddove fossero sostenibili».

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