Pandemia, come in tutte le guerre c’è chi si arricchisce

bottini vaccini covid guerra

di Gian Franco Bottini

“Per arrivare all’alba non c’è altra via che la notte!” lo disse più di un secolo fa un pensatore libanese, probabile ispiratore del  grande Eduardo per il suo “a da passà a nuttata”. Forse ancor oggi qualcuno ha cercato di evocare quel  pensiero come consolatorio per tentare di accettare la pesante situazione che stiamo affrontando. Ora però, che di notti ne sono già passate almeno due e la terza si sta profilando e dell’alba non si ha traccia, neanche questo incoraggiante pensiero è più sufficiente.

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Gian Franco Bottini

Oramai è assolutamente chiaro che la sospirata “ alba” ce la potrà portare solo la vaccinazione globale, ma proprio qui le perplessità sono in preoccupante aumento perché è evidente che , malgrado tutti cerchino di tranquillarci sulla grande potenzialità organizzativa messa a punto, i vaccini disponibili sono ben inferiori a quelli promessi e i piani vaccinali vengono via via ridotti e rimaneggiati. In parole povere, avremmo moltissimi fucili ma pochissime munizioni, con grande spasso dell’irridente  virus che sbuca qua e là, travestito da “variante, rendendo difficile il colpirlo.

Se poi anche la nostra Regione si sente in dovere di scusarsi, con  i già precettati ultra ottantenni, per i ritardi accumulati e per non essere in grado di mantenere i programmi, allora ci pare che la preoccupazione abbia un senso e che l’orizzonte non sia soleggiato nemmeno per ll sempreverde  (come il  prezzemolo)  Bertolaso, chiamato in Lombardia per fare il miracolo dell’efficienza.

Qualcosa non ha funzionato e questa volta Governo e Regione non c’entrano nulla, dato che dell’approvvigionamento collettivo  e della successiva suddivisione fra i Paesi, si è fatta carico l’Europa. Risultato: le quantità promesse completamente disattese e la netta impressione che chi ha la padella dalla parte del manico non sia certo l’Europa, messa a tappetino davanti alle aziende.

Il nuovo governo italiano, oramai totalmente europeista, pare timido nel sollevare critiche e proteste verso la “grande madre”, appena ritrovata nella recente riunione di famiglia romana. La gente però, che vede le cose solo per quanto giornali e televisioni le propinano, si pone legittimamente delle domande che se lasciate senza risposta possono aprire il varco a sospetti perlomeno di incapacità, se non di altro. Come dire “non ci bastavano i nostri”!

Ci si chiede , per esempio, il perché dell’opacità dei contratti con le aziende farmaceutiche; non tutti e anche i pochi resi visibili sono segretati nelle parti più importanti: prezzi, consegne, penali etc. Comprendiamo la riservatezza per motivi commerciali ma, da quando sono comparse sul mercato ombre di grosse partite di farmaci offerte al mercato libero, la trasparenza sui prezzi è necessaria onde evitare anche il sospetto di speculazioni sulla nostra salute.

Ci si chiede quali siano  le clausole di responsabilità e di penale per il mancato rispetto degli impegni contrattuali. Incredibile pensare che il continente europeo sia stato così improvvido da non sapersi cautelare almeno come un qualsiasi farmacista di paese sa fare. Anche qui chiarezza e trasparenza sono necessari.

Ci si chiede come possano fare “ orecchie da mercante” le aziende di fronte alla richiesta di rilasciare i brevetti per accelerare la fabbricazione dei vaccini da parte di altre aziende. Riluttanza anche comprensibile , se non fosse che la ricerca  di quasi tutti i vaccini è stata abbondantemente cofinanziata con miliardi pubblici, proprio per accelerare e universalizzare i risultati. Denaro pubblico per brevetti privati? Denaro nostro  per negarci la salute?

Domande già di per se imbarazzanti ma rese ancor più avvelenate da un paio dei più grossi produttori di vaccini, Pfizer in testa, che in questi giorni vantano grandi risultati e grandi profitti da distribuire ai loro azionisti.

Si diceva che le guerre hanno sempre scandalosamente arricchito i produttori di materiale bellico; se vero che il covid è la guerra di oggi, a quanto pare  nulla è cambiato.

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