PIOLTELLO – Il 40% di studenti islamici, le assenze registrate lo scorso anno, hanno persuaso il consiglio di istituto della Iqbal Masiq di Pioltello di chiudere in occasione della festa per la fine del Ramadan, il primo caso in Italia, il prossimo 10 aprile. Immediata la bufera politica e anche le polemiche che hanno investito il dirigente scolastico. Lui oggi ha paura perché ha ricevuto minacce ed è stato coperto di insulti. Alessandro Fantoni ha motivato la decisione della scuola, che sarà oggetto di verifiche da parte del ministero dell’Istruzione, con la bassa presenza di studenti a scuola il 10 aprile, essendo l’istituto (primario e secondario di primo grado) frequentato per la maggior parte da alunni di fede islamica.
A Pioltello cittadini divisi
“Supporto la decisione del preside della scuola, da mussulmano dico che ha fatto bene. Noi qui siamo il 50% della popolazione, e chiediamo di poter festeggiare un solo giorno l’anno“. Lo ha detto Nasser, originario del Bangladesh e titolare di un bar a Pioltello, residente in Italia da 20 anni. “Io ho cresciuto i miei figli nel rispetto di tutte le religioni – ha proseguito – siamo in Italia e dobbiamo rispettare regole e tradizioni. Cosa può causare un giorno di chiusura per la nostra festa? Immaginate – ha aggiunto – se tutti i mussulmani decidessero di astenersi dal lavoro per più giorni, si fermerebbe tutto”.
“Io non sono assolutamente d’accordo, perché penalizzare tutti i bambini?”, ha detto un nonno, italiano, a cui hanno fatto eco altre nonne e mamme, con toni decisamente più coloriti. Dello stesso avviso anche una mamma mussulmana, la quale ha spiegato che “se vuoi far festeggiare il Ramadan a tuo figlio, lo tieni a casa e stai a casa tu, me non è giusto per gli altri”.
Tante, seppure silenziose e poco disposte a parlare, le madri contente della decisione della scuola, così come i loro figli. Giovanissimi studenti della scuola secondaria di primo grado, italiani e stranieri, sono tutti d’accordo.
