Busto, farmacista e magazziniere a processo per truffa: condannati a 6 mesi

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BUSTO ARSIZIO – Farmacista e magazziniere a processo per truffa: condannati a sei mesi (con pena sospesa e non menzione). «Da parte del mio assistito non c’è mai stato dolo, nessuna volontà di truffare qualcuno – spiega il difensore del farmacista, l’avvocato Cesare Cicorella – Anzi l’intento era quello di offrire un servizio più puntuale».

Nessuna truffa

Secondo l’accusa il farmacista e il magazziniere avrebbero “svuotato” il credito residuo mensile dalle tessere fornite dal sistema sanitario alle persone affette da celiachia e contenenti un importo (tra i 70 e i 120 euro mensili) da utilizzare per l’acquisto di prodotti senza glutine dopo essersi fatti consegnare dagli stessi il Pin. «Se questo fosse vero – prosegue Cicorella – Significherebbe che il mio assistito, terza generazione di una famiglia di farmacisti, insieme, avrebbe dovuto mettersi d’accordo con tre farmaciste e almeno tre dipendenti, oltre ai clienti che hanno fornito il Pin, per frodare complessivamente meno di 3mila euro ad Ats ente con il quale lavora quotidianamente. Tre mila euro l’anno di merci che, comunque, andavano a persone affette da celiachia?».

Un servizio ai clienti

Il farmacista, che ha anche risarcito Ats, ha sempre rigettato le accuse. L’intento non era quello di commettere una truffa (va rilevato che l’importo è davvero irrisorio) ma di attuare un sistema di collaborazione al servizio dei clienti.

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