Busto, fermata bus davanti al carcere: arriva la piazzola. Mancano solo strisce e pensilina

BUSTO ARSIZIO – “E fermata fu!”. Una fermata d’autobus davanti al carcere di Busto Arsizio che da ieri, giovedì 28 aprile, si “arricchisce” di un pezzo in più. “Il comitato ha fatto nuova richiesta, agli inizi di marzo: una piazzola di sosta per rendere evidente la fermata, già attivata dallo scorso 25 ottobre. E oggi… accade!”, scrive infatti don David Maria Riboldi, cappellano del carcere di Busto Arsizio, che per quella fermata, insieme al garante per i detenuti Matteo Tosi, sostenuti da quattro tra associazioni e cooperative (Coop Intrecci, Associazione volontari assistenti ai carcerati e loro famiglie Busto Arsizio, Olbò e Valle di Ezechiele) hanno chiesto per anni.

Arriva la piazzola

Una fermata d’autobus al servizio dei detenuti che, una volta tornati in libertà, avrebbero avuto a disposizione un mezzo con il quale raggiungere le stazioni ferroviarie, il centro città o i Comuni limitrofi, ma anche dei volontari che in carcere prestano servizio, di chi lavora nella casa circondariale e dei famigliari dei detenuti. Lo scorso 25 ottobre, dopo che anche il ministro della Giustizia Marta Cartabia intervenuta a Fagnano per l’inaugurazione della cooperativa La Valle di Ezechiele, aveva sottolineato la necessità di attivarla, la fermata era entra in funzione.

Mancano solo strisce e pensilina

Oggi è arrivata la piazzola per rendere lo stop bus più visibile e fruibile. “Un grazie speciale e riconoscente al presidente della Provincia di Varese, nonché Sindaco di Busto Arsizio Emanuele Antonelli per averci dato ascolto!”, conclude don David. Adesso servirebbero una pensilina, in caso di pioggia, e delle strisce pedonali per rendere più sicuro l’attraversamento.

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