Busto, il ministro Cartabia: «Serve fermata bus per il carcere». E scatta il Flash Mob

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BUSTO ARSIZIO – Una fermata del bus per il carcere di Busto Arsizio. Le parole del ministro della Giustizia Marta Cartabia a sostegno della proposta rinvigoriscono le intenzioni di trasformare la richiesta in realtà. Sabato 30 ottobre alle 11.30, quindi, sarà organizzato un Flash Mob per rilanciare la proposta. Una camminata dalla fermata del bus di via Collodi a Sant’Anna (la più vicina alla casa circondariale) sino al carcere. Un percorso che prevede, gioco forza, anche l’attraversamento di una rotonda priva di strisce con evidente rischio per chi è costretto ad affrontarlo.

La lettera ad Antonelli

La richiesta era arrivata a fine settembre con una lettera indirizzata all’allora uscente sindaco di Busto Arsizio Emanuele Antonelli (riconfermato al primo turno nella tornata elettorale del 3-4 ottobre scorsi) firmata dal garante per i detenuti  Matteo Tosi e il cappellano della Casa Circondariale Don David Riboldi, sostenuti da quattro tra associazioni e cooperative (Coop Intrecci, Associazione volontari assistenti ai carcerati e loro famiglie Busto Arsizio, Olbò e Valle di Ezechiele).

Carcere scollegato dalla città

Le ragioni della richiesta sono semplici quanto fondamentali: la casa circondariale di via per Cassano è lontanissima, ad esempio, dalle stazioni ferroviarie cittadine. Un detenuto appena scarcerato, magari con difficoltà di deambulazione, avrebbe enormi difficoltà nel raggiungere lo snodo ferroviario per il ritorno a casa. Lo stesso don David aveva spiegato di aver dovuto accompagnare un detenuto con problemi deambulatori in stazione perché gli autobus in via per Cassano non fermano. Il carcere di Busto era stato definito, al momento della richiesta, un «Non luogo scollegato dalla città» questo nonostante gli oltre 400 detenuti ospitati e i 300 dipendenti che vi lavorano. Anche per loro, o per i volontari che in carcere prestano servizio, e per i famigliari dei detenuti in visita avere la possibilità di un collegamento con la casa circondariale con trasporto pubblico sarebbe fondamentale.

Le parole del ministro

La proposta è stata rilanciata dal ministro della Giustizia Marta Cartabia che, lunedì 25 ottobre, dopo aver visitato il carcere bustocco ha inaugurato, a Fagnano Olona, la Cooperativa la Valle di Ezechiele che dà lavoro agli ex detenuti. «Mi dicono – aveva sottolineato il Guardasigilli nel suo appassionato intervento – Di una difficoltà con i trasporti pubblici che possano arrivare sino all’ingresso del carcere». Con il sindaco e presidente della Provincia di Varese Antonelli in prima fila il ministro Cartabia aveva nell’occasione sottolineato come avere «Una fermata d’autobus dedicata al carcere sia importantissimo per i detenuti e per i loro famigliari». Parole, quelle del Guardasigilli, che non possono cadere nel vuoto. Il Flash Mob di sabato 30 ottobre arriva sulla scia di queste autorevoli affermazioni.

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