Busto, “Fratelli” uniti dalla Meloni. E snobbano Sabba: «Per noi il caso Tari è chiuso»

BUSTO ARSIZIO – «Non sono vere le allusioni di Matteo Sabba, ma per noi la questione finisce qui. Non sarà né la prima né l’ultima volta che potranno esserci divergenze». Chiude il “caso” così Luca Folegani, capogruppo di Fratelli d’Italia, rispondendo senza contrattaccare alle accuse che Sabba, consigliere della Lista Antonelli, ha rivolto al partito di Giorgia Meloni e al suo coordinatore cittadino Massimiliano Nardi. «La decisione di astenerci sull’emendamento Tari – aggiunge il consigliere Paolo Geminiani – l’abbiamo condivisa riunendo il direttivo del partito. E ieri eravamo tutti a Milano alla convention di Fratelli d’Italia con il sindaco Emanuele Antonelli». Segno che il dissenso in consiglio è già dimenticato.

«Macché mansueti»

«Noi mansueti? Sabba lo conosciamo, è un battitore libero, ma noi abbiamo una linea di partito che condividiamo con la segreteria – spiega Luca Folegani – con Matteo sono cresciuto insieme politicamente e mi spiace che mi abbia definito “mansueto”, sa che ho le mie idee e le porto avanti. Nel caso dell’emendamento, avremmo preferito un intervento più ragionato e strutturato, mentre sui profughi nelle case Aler, nessuno nega che Sabba abbia fatto sul tema un intervento in parte condiviso, ma noi siamo andati più a fondo con un’interrogazione».

Oltre le polemiche

Anche Paolo Geminiani vuole evitare la polemica, «c’è tanto da fare, vogliamo lavorare per migliorare non per fare spaccature», ma ci tiene a mettere in chiaro la posizione del gruppo: «Ci saremmo astenuti a prescindere da chi ha presentato la proposta, perché non vorremmo creare aspettative nelle attività economiche prima di avere una soluzione strutturata e fattibile per ridurre il peso degli aumenti Tari. Sabba è un consigliere come gli altri, semmai lui non è la prima volta che attacca Fratelli d’Italia. Siamo parte della stessa maggioranza e dovremmo unirci per fare cose buone per la città, dovrebbe esserci dialettica sulle proposte invece che doverci difendere dalle critiche».

«Nessuna ricaduta»

Finirà qui? Per i “Fratelli” sì: «Da parte nostra la questione muore qui – sostiene Folegani – non avrà ricadute sulla maggioranza: non sarà né la prima né l’ultima volta che i gruppi faranno valutazioni diverse su alcuni temi». Avanti così, fino al prossimo scontro?

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