Busto, il caso Attolini irrompe in consiglio: Antonelli accusa Maggioni e si leva il “rospo” Coop

BUSTO ARSIZIO – Il caso Attolini provoca scintille in consiglio comunale. Finale al vetriolo per la seduta di ieri, 26 ottobre: il sindaco Emanuele Antonelli va ancora una volta allo scontro frontale con l’opposizione. «Ha sbagliato, ha capito, è stato punito. Non vi basta?». E poi si toglie il “rospo” rispetto alla vicenda Coop attaccando il capogruppo Pd Maurizio Maggioni, allora responsabile della rivista “Vedetta Cooperativa” che «aveva sparato a zero contro di me», come ricorda Antonelli. Che accusa il Dem di giustizialismo – «al sangue che volete vedere quando succedono queste cose, non risponderò mai più», tirando in ballo anche la moglie e il cognato avvocati (di Maggioni), che «speravo le facessero capire come stavano le cose».

Le ruggini della causa Coop

Dietro al caso Attolini spunta il “rospo” Coop. E il sindaco Antonelli, nel rispondere in consiglio comunale sulla mancata presa di posizione ufficiale dell’amministrazione comunale rispetto alla vicenda che ha portato alle dimissioni dell’amministratore unico di Agesp Energia, ne approfitta per togliersi qualche “sassolone” dalla scarpa a proposito del contenzioso con la Coop (in cui per ora Antonelli e il Comune hanno avuto ragione su tutta la linea nei primi due gradi di giudizio). Nel mirino finisce il capogruppo Pd Maurizio Maggioni, che era stato responsabile del coordinamento redazionale della “Vedetta Cooperativa“, la rivista che Coop aveva spedito nelle cassette delle lettere dei bustocchi ai tempi della citazione per danni nei confronti del Comune e del sindaco.

La mozione ritirata

Torniamo al consiglio. È quasi mezzanotte e manca solo l’ultimo punto all’ordine del giorno, che non è nemmeno da discutere. È la mozione delle opposizioni sul caso Attolini, ormai superata dopo le dimissioni dell’amministratore unico di Agesp Energia, che infatti viene ritirata. Ma il segretario del Pd Paolo Pedotti chiede di spiegarne le motivazioni: «La ritiriamo per senso di responsabilità, ma non è arrivata alcuna parola dalla maggioranza e dall’amministrazione. Era doveroso esprimere anche solo due righe di comunicato, è un vulnus che ci portiamo dietro». Vorrebbe parlare anche il capogruppo di Busto al Centro Gianluca Castiglioni, ma la presidente dell’assemblea Laura Rogora, attenendosi a quanto concordato in ufficio di presidenza, si appresta a chiudere la seduta. Ed è qui che insiste per intervenire il sindaco Emanuele Antonelli: «Non è che sono obbligato a rispondere se voi chiedete qualcosa perché lo fate solo per uno scopo politico – dice rivolto al Pd – io rispondo ai cittadini, a quelli che mi hanno chiesto in quei giorni ho risposto e ho detto che quello che stavamo facendo». Al che i consiglieri del centrosinistra accennano a lasciare i loro banchi: «Andate, andate – ribatte il sindaco – se ci siete o non ci siete per me è la stessa cosa, quando ragionate in questo modo».

Botta e risposta

Antonelli è un fiume in piena. Sul caso Attolini chiarisce che «la maggioranza ha dato risposta immediata nelle sedi opportune e il partito in quattro e quattr’otto lo ha sospeso da alcuni incarichi, ma l’operatività di una società è un’altra cosa, aveva bisogno di una persona che firma, e ci sono voluti cinque giorni». Nei confronti di Attolini arrivano parole di condanna della famosa foto della “montagna travestita da Hitler“, ma anche di grande comprensione: «Ha sbagliato completamente, ha fatto una stupidata- ammette Antonelli – ma nei suoi comportamenti non ha mai dimostrato di credere a quella foto». Però quando Maggioni lo sfida («non ci risponde»), il sindaco non ci vede più e parte in tromba: «Smettetela di attaccare subito quando succedono queste cose – l’invito di Antonelli – lei lo ha già fatto, insieme all’ex consigliere Diego Cornacchia, contro di me. Non vi chiedo le scuse, potete arrivarci da soli però». E mentre il civico di centrosinistra Santo Cascio lascia il proprio banco indignato, Maggioni ribatte: «Non accetto che un sindaco si comporti così. Sono state fatte critiche politiche, ma il suo riferimento a questioni personali o familiari è assolutamente fuori luogo». Alla fine Gianluca Castiglioni (BaC) commenta amaro: «Mio papà (Peppino Castiglioni, già sindaco, ndr) avrebbe compiuto oggi 97 anni e si sta rivoltando nella tomba».

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