Busto, l’albergo di via Magenta vede la luce: lavori in corso, aprirà entro fine 2023

BUSTO ARSIZIO – L’albergo di via Magenta «aprirà entro la fine dell’anno». Da qualche settimana nella torre di nove piani che ormai dal 2009 attende di essere utilizzata, si sono accese le luci, creando curiosità tra i bustocchi. È il segnale che i lavori di completamento della struttura sono in corso: merito di tre imprenditori del settore dell’hotellerie, già attivi nella zona di Malpensa, che hanno rilevato la gestione dell’albergo mai aperto, dopo che era definitivamente tramontato anche l’ultimo progetto di riconversione a residenza per anziani con servizi, avanzato da Amati Live nel 2021.

La sfida

«Sì, stiamo lavorando per aprire l’albergo» rivela Frederick Venturi, presidente provinciale di Federalberghi Varese e direttore dell’hotel Cavalieri della Corona di Cardano al Campo, di proprietà della sua famiglia. «Siamo già nella fase di arredo delle 92 camere, dopo alcune sistemazioni visto che la struttura era in fase avanzata di completamento. Si può dire che apriremo agevolmente entro fine anno». Una sfida: «Con altri due soci, imprenditori del settore in zona Malpensa, abbiamo deciso rilevare la gestione dell’hotel di via Magenta e di aprirlo perché secondo noi Busto Arsizio ha bisogno di strutture alberghiere». È un altro, concreto risultato del percorso di rilancio della ricettività che l’amministrazione comunale, ha avviato nei mesi scorsi, culminato con un convegno ai Molini Marzoli, in cui fu evidenziata l’anomalia di due strutture alberghiere in posizione strategica come la torre di via Magenta e l’hotel Astoria di viale Duca d’Aosta ormai chiuse da anni. «L’assessore allo sviluppo economico Manuela Maffioli è stata molto attenta al tema della ricettività – ne dà atto Venturi – e l’amministrazione è stata molto disponibile nel coinvolgerci in questa avventura e nell’agevolarci nella parte burocratica. Fosse sempre così…».

Il tassello

Una scommessa, dopo anni in cui la torre è rimasta vuota e chiusa, ma con basi solide. «Il rischio che la struttura finisse nel degrado era concreto, ma sarebbe stato un peccato, perché in un città che ha poca ricettività, un albergo già quasi pronto era un’occasione da sfruttare – aggiunge Frederick Venturi – la vicinanza alla stazione delle Ferrovie Nord è un plus, una congiuntura logistica importante. Per come fu immaginata da Aler, con l’attuale assessore Mariani, era stata concepita molto bene per il posizionamento». Riferimento a Giorgio Mariani, oggi delegato all’urbanistica, che era vicepresidente dell’allora IACP (l’istituto case popolari) quando fu varato il progetto dell’albergo, inserito nel contesto del contratto di quartiere con l’edificazione delle palazzine Aler attorno alla torre. E oggi il rilancio dell’albergo di via Magenta rappresenta un altro tassello decisivo della rigenerazione dell’area delle Nord, lungo l’asse che va dalla piazza del mercato fino all’ex Macello civico di via Pepe.

La storia

L’albergo di via Magenta è una torre dotata di 92 camere su nove piani più due di parcheggi interrati. Fu costruita dal Gruppo Begnini di Bergamo (società il cui titolare Giambattista Begnini è stato anche vicepresidente dell’Atalanta e patron del Monza calcio) negli anni della crescita di Malpensa, nell’ambito del contratto di quartiere Aler che portò alla realizzazione di una serie di palazzi residenziali pubblico in quel comparto di città. Ma dal 2009, quando i lavori erano praticamente terminati, l’albergo non ha mai aperto. Complici il ridimensionamento dell’hub della brughiera e la crisi economica di quegli anni. Fino a che il Gruppo Begnini viene dichiarato fallito, e i suoi immobili, tra cui la torre di via Magenta, venduti all’asta. Da una base di partenza di circa 8 milioni, l’hotel nel 2016, ancora incompiuto, era stato ceduto all’asta per 1 milione e 900 mila euro. Inizialmente si era ipotizzata una riconversione, e in quest’ottica nel 2021 era stato svelato il progetto di trasformare l’hotel in una residenza per anziani con servizi, un progetto dell’operatore Amati Live che si era aggiudicato anche dei fondi regionali. Poi lo stop a questa ipotesi sembrava aver definitivamente chiuso l’annosa vicenda, e invece dopo le iniziative che l’amministrazione comunale, con la vicesindaco e assessore alla partita Manuela Maffioli, ha messo in campo per il rilancio della ricettività in città, Frederick Venturi e i suoi soci hanno deciso di scommettere su Busto. E l’albergo di via Magenta, dopo quasi quindici anni, finalmente aprirà le porte ai turisti.

busto arsizio albergo via magenta – MALPENSA24