“Fili Urbani”, al via la rivoluzione in piazza Mercato a Busto. Sarà intergenerazionale

BUSTO ARSIZIO – Si chiama “Fili Urbani” la rivoluzione di piazza Mercato. Il progetto da quasi 20 milioni di euro, di cui 15 finanziati da Regione Lombardia, è già partito, ma entrerà nel vivo nei prossimi mesi con le prime azioni materiali e immateriali. Il futuro dell’area che ospita gli ambulanti al giovedì e al sabato sarà una piazza-parco, contornata da un posteggio multipiano da 300 posti e da un nuovo edificio su tre piani, il “Boost”, che sarà il “condensatore culturale” dove si incontreranno le generazioni, giovani e anziani.

Il sindaco prevede “scossoni”

«Prevedo scossoni in città e notti insonni per noi» ammette il sindaco Emanuele Antonelli, riferendosi, da un lato, all’impatto dei cantieri su un’area ad alta frequentazione come quella del mercato, e dall’altro alle scadenze serrate imposte da Regione Lombardia. «Il grosso è stato fatto? Ci vuole prudenza – rivela Antonelli, pensando a tutte le attività legate al PNRR – tutti questi progetti, quando li abbiamo portati a casa le scadenze erano più lunghe, poi abbiamo scoperto che la scadenza era a marzo 2026, e non nel 2030. E abbiamo dovuto correre». Così rimane una «grossa preoccupazione» per il sindaco: «Sono tanti soldi a fondo perduto, che andranno restituiti dai cittadini italiani, e il comune deve mettere una quota di cofinanziamento. Dobbiamo impegnarci ancora di più, perché impegniamo tanti soldi».

Le tempistiche

Il cronoprogramma degli interventi, già partito, è estremamente serrato, per poter centrare l’obiettivo di completare tutte le opere entro il 2026. «Se ci fosse solo qualche mese in più, anche stavolta, saremmo più tranquilli» rivela il sindaco Antonelli. Dal punto di vista delle realizzazioni materiali, la prima pietra che verrà posata sarà quella dell’ex comando dei vigili di viale Piemonte, che diventerà il “pre-Boost”: lavori in partenza a novembre 2023, consegna stimata per ottobre 2024.

Il posteggio “curvato”

L’assessore Mariani poi snocciola tutte le altre fasi: il cantiere del multipiano – «300 posti auto su due livelli, con una forma curvata che seguirà il vecchio tracciato del collegamento ferroviario tra la linea delle FS e quella delle Nord» (dove oggi c’è il muretto che delimita l’area mercato) – prenderà il via a giugno 2024, per chiudersi a novembre 2025, mentre quello dell’edificio Boost, il condensatore culturale (2500 metri quadrati su tre livelli) partirà a luglio 2024 e verrà completato per aprile 2026. Lavori tra febbraio 2025 e febbraio 2026 infine per la riqualificazione dell’area mercato, che avrà una nuova pavimentazione di ultima generazione, verde, aree relax giochi e spazi fitness a cielo aperto.

Da Fili a Fili Urbani

Il tutto, aggiunge Mariani, «si unirà al progetto Fili di Regione Lombardia e Ferrovie Nord, che trasformerà l’area dello scalo ferroviario in un “Central Park” a 500 metri dal centro cittadino, dove non si vedrà più una macchina sostare a vista attorno alla stazione, e lungo il collegamento ciclabile Malpensa-Cadorna», ma anche agli altri interventi privati attesi sull’area delle Nord (a partire dalla residenza per anziani di Domitys), fino alla rigenerazione dell’ex Macello civico di via Pepe, interessato da due progetti finanziati dal PNRR e da Regione Lombardia. Di qui la scelta del naming “Fili Urbani” dato al progetto, che era stato chiamato “Breathe Generations” ai tempi del bando regionale per la rigenerazione urbana.

Le azioni immateriali

In parallelo al cantiere, come spiega l’assessore all’inclusione sociale Paola Reguzzoni, «ci sono in campo 855mila euro spalmati su tre anni per servizi alle persone, dagli zero euro che c’erano finora». Azioni progettate «in sei mesi di lavoro», con un ampio ventaglio di soggetti del terzo settore (Auser, Abici, Avulss, Anteas, Alisei, circolo Gagarin, Exodus, Naturarte, La Provvidenza), di cui si vedranno «le prime attività nel pre-Boost e in sedi provvisorie, come via Roma e La Provvidenza». Verranno creati lo sportello Argento-InForma, «front office unico rivolto alla fascia degli Over 65», e corsi di ginnastica dolce, sport e rivolti ai malati Alzheimer e Parkinson nella nuova piazza-parco. Attività per la fascia “argento” che puntano a «rendere la città appetibile anche per chi volesse trasferirsi, con un’offerta a tutto tondo – la definisce Paola Reguzzoni – non solo sociosanitaria, compatibile ai vari livelli di disponibilità, fragilità e autosufficienza di ciascuno».

Anziani e giovani insieme

Nel Boost le attività rivolte agli Over 65 si incontreranno con quelle per il mondo giovanile. «Andremo a creare l’InformaGiovani – annuncia l’assessore alle politiche giovanili Daniela Cinzia Cerana – uno spazio civico pubblico per progettare servizi dedicati ai giovani e organizzare iniziative di mobilità, viaggi, stili di vita, sport, ecc., gestito da una rete di associazioni già attive in altre realtà. Sarà importante sviluppare le relazioni, non solo veicolare le informazioni». E ancora, il Job Cafe, un punto di incontro tra domanda e offerta di lavoro. Fondamentale, in vista della progettazione del Boost, sarà «il basso costo di gestione», sia a livello materiale (sarà un “Near Zero Building”) che immateriale, con quelle che l’assessore Reguzzoni definisce «modalità di gestione che siano pressoché a costo zero euro aggiuntivi» per l’amministrazione, «il più possibile autonome e indipendenti. E a mio personalissimo parere è così che dovrà essere gestito ogni nuovo immobile finanziato dal Pnrr». Infatti ci saranno anche un bar con spazi espositivi e per il coworking e un ristorante in cui l’assessore vorrebbe trovare «posti di lavoro anche per i ragazzi speciali».

busto arsizio piazza mercato – MALPENSA24