Sesto, il tunnel pedonale sotto la Nuova Marna costerà 224mila euro. Scontro in aula

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SESTO CALENDE – Il sindaco Giovanni Buzzi conferma: con il progetto della Nuova Marna verrà realizzato anche un tunnel pedonale sotto la strada provinciale che unisce Sesto Calende e Angera. Il costo stimato dell’opera è di 224mila euro. Lo ha reso noto in consiglio comunale – lo scorso 27 giugno – in risposta a un’interpellanza presentata dalla minoranza di Insieme per Sesto. Un’occasione per offrire un aggiornamento dettagliato sul progetto, anticipando che la fine dell’opera è prevista per «gennaio 2024, più 45 giorni di collaudo».
Non sono però mancate tensioni in aula: batti e ribatti che hanno portato allo scontro. Con il capogruppo di maggioranza Marco Colombo (Lega) che attacca le opposizioni. E il sindaco che lascia l’aula per due volte in segno di protesta.

Lo stato dei lavori e il tunnel pedonale

Il primo cittadino ha illustrato lo stato d’avanzamento dei lavori: «È stato liquidato il 35,6% dell’appalto complessivo», ha detto. Ma entro fine luglio «è previsto un nuovo Sal che offrirà il saldo effettivo». Mentre, in riferimento ai subappalti, la percentuale sul totale è di «13,2% con circa 12 ditte diverse che sono intervenute in momenti diversi nel corso delle operazioni». Confermato poi che verrà realizzato un sottopassaggio pedonale, specificando che «non è stata validata una progettazione». Per l’intervento, inoltre, «è prevista la demolizione del muro dell’autorimessa, per un costo stimato di 4mila euro più gli oneri accessori». Come è noto, il piano Nuova Marna include anche due rotonde sulla strada provinciale, «interamente finanziate con un contributo a fondo perso di Regione Lombardia». Infine, restano gli obiettivi per rilanciare piazza Cesare da Sesto: «È tutto in corso di aggiornamento: c’era un’idea ma abbiamo chiesto al progettista di migliorarla». Mentre, proprio nello spazio davanti al Comune, «non è previsto che possano esserci stalli per il mercato».

Il bando per la gestione

Poi gli aggiornamenti sull’utilizzo della struttura. Per la sala polifunzionale, secondo l’accordo di programma, «non è prevista la fornitura degli arredi, ma pensiamo di finanziare strumenti audiovideo per l’aula conferenze», ha specificato il primo cittadino. Mentre, per la sala civica, «verrà studiato un bando per individuare chi la gestirà». Non sono ancora definiti i costi di funzionamento, ma Buzzi ha garantito che «stiamo puntando molto sulle tematiche delle comunità energetica».

Scintille

Oltre ai piani per la Nuova Marna, ci sono state scintille in aula. Dopo una serie di botta e risposta tra le forze politiche, il leghista Colombo ha puntato il dito contro le opposizioni: «Siete i nemici di Sesto. Ve lo ripeterò fino alla fine del mandato», ha detto. «Il 90% della vostra attività social è dedicata a postare foto negative della città, invece di dare un contributo effettivo per risolvere i problemi». Il sindaco invece ha lasciato l’aula per due volte, contrariato dagli interventi di Roberto Caielli al posto del capogruppo Giancarlo Rossi per le dichiarazioni di voto di Insieme per Sesto. «È illegittimo», ha sottolineato Buzzi. «Si deve seguire la linea che si è sempre adottata».

Le opposizioni contrattaccano

Immediate la replica dell’opposizione. Così Caielli: «Noi non siamo nemici di Sesto. Al limite lo è chi fa commenti imbarazzanti sui social». Della stessa idea Simone Danzo (Sesto2030): «Sono amareggiato, non mi è piaciuto questo commento. Siamo un’istituzione e tutti rappresentiamo Sesto».
Sui piani della Nuova Marna, Insieme per Sesto ha diffuso una nota: «La nostra impressione è che il sindaco cambi idea troppo facilmente. Ma soprattutto che non sappia bene come fare e vuole prendere tempo. Dopo tanto parlare, al momento del fare la giunta si rende conto che gestire una struttura progettata senza pensare e programmare la gestione è un problema enorme. Per molti decenni la Marna è stata la casa dei sestesi: sarebbe molto grave se si fossero spesi tanti soldi pubblici per poi dare il tutto a una gestione da cui i cittadini sono esclusi». Aggiunge Giorgio Circosta (Sesto 2030): «Abbiamo scoperto che è in cantiere la preparazione del bando di affido. Una scelta unilaterale che fa parte di un sistema politico fazioso e arrogante non più sostenibile. Se di sala civica si tratta, avrebbe dovuto essere un luogo che rappresenta tutti i cittadini».

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