Busto, l’amore oltre i tabù: incontri per le famiglie su sessualità e disabilità al via

BUSTO ARSIZIO – Sessualità e affettività nelle persone con disabilità, al via al CDD Belotti Pensa di via Lega Lombarda un ciclo di dieci incontri, guidati da psicologi esperti, dedicati a familiari e caregiver, ma anche ai ragazzi. È la parte pratica del progetto “L’Amore oltre…” che ha preso il via sabato scorso, 21 ottobre, ai Molini Marzoli, con un convegno sul tema, organizzato dall’assessorato all’inclusione sociale e dal CDD Belotti Pensa gestito dalla cooperativa Dolce.

I gruppi di parola

Sono previsti dieci incontri tra il 2023 e il 2024 (tre rivolti ai ragazzi il 27 novembre, 5 febbraio, 8 aprile e sette a familiari e caregiver il 6 novembre, 15 gennaio, 26 febbraio,18 marzo, 29 aprile, 20 maggio, 10 giugno) che si svolgeranno in via Lega Lombarda 14, alle 17.30 per le famiglie, alle ore 14.15 per i ragazzi. Gruppi di parola e di aiuto e condivisione per accompagnare i ragazzi a comprendere questo mondo che si apre. «Per la prima volta – osserva l’assessore Paola Reguzzoni – un tema molto delicato come l’amore e l’affettività in tutte le sue forme per le persone che hanno una disabilità, sia fisica che psichica, viene approfondito con la regia del Comune con l’obiettivo di offrire un supporto concreto a disabili e alle loro famiglie».

Il convegno

Un tema che era già stato approfondito nel convegno dei Molini Marzoli, introdotto dal Prevosto monsignor Severino Pagani sul tema della tenerezza e della vulnerabilità. «In famiglia c’è necessità, perché gestire l’affetto è complicato – ammette Simona Lamperti, presidente dell’associazione Progetti Fantasia, che è sorella di un ragazzo con disabilità e madre di un ragazzo con diagnosi di spettro autistico – mio fratello è supportato dall’equipe della casa famiglia, a mio figlio invece manca un supporto. E le famiglie dell’associazione vivono i miei stessi disagi». Racconta di ragazzi che vivono «l’affettività come coppia ma anche come amici», che iniziano a parlare tra di loro di baci e fidanzamenti: «Sta nascendo anche in loro il desiderio di essere accompagnati – sostiene Simona Lamperti – occorre un percorso che contempli i familiari, non solo i genitori ma anche i fratelli».

Tabù da sdoganare

D’altra parte, «la sessualità è un bisogno fondamentale della persona», come sottolinea la psicologa e consulente sessuale Marta Brusco, mentre la psicologa e sessuologa clinica Gaia Gadda rivela che «la sessualità è un grande tabù che si sta sdoganando, ma nelle famiglie ancora si fa fatica a parlarne, ancor di più quando ci sono persone con disabilità. Come affrontarlo? Libri, giochi, film, serie TV, storie sociali: servono strumenti personalizzati per ciascun ragazzo. L’obiettivo è affermare che la sessualità fa parte della vita».

Gli obiettivi

Gli incontri promuoveranno un dialogo aperto sulla tematica della sessualità nella disabilità, sfatando miti e stereotipi, approfondendo le tematiche e stimolando una riflessione condivisa tra i genitori/familiari. L’obiettivo ultimo è quello di acquisire gli strumenti per promuovere il benessere sessuologico nelle persone con disabilità attraverso modalità adeguate a ognuno.
Per informazioni e prenotazioni: Assessorato Inclusione Sociale e Salute via Roma 5 – tel. 0331.390173 – email volontariato@comune.bustoarsizio.va.it; C.D.D. Belotti Pensa via Lega Lombarda 14 – tel. 0331.341448 – 3386615123, email cdd.belottipensa@societadolce.it.

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